La comunità romena si incontra e si racconta attraverso storie quotidiane, punti di vista, fatti di cronaca, appuntamenti e novità, per non dimenticare le radici e per vivere meglio la distanza dal paese natale.
Informazioni utili per i romeni che vivono in Italia, per conoscere le opportunità che la realtà circostante offre e divenire cittadini attivi.

Comunitatea Românească în Italia

Locul unde comunitatea românească se regăsește zilnic în știri, noutăți, mărturii, informații și sfaturi, pentru a nu uita rădăcinile și a trăi mai bine departe de țara natală. Informații utile pentru românii care trăiesc în Italia, despre oportunitățile pe care le oferă realitatea din jur și pentru a deveni cetățeni activi.

Bun găsit pe site! Benvenuto!

Comentează articolele publicate! Commenta gli articoli pubblicati!

sabato 15 maggio 2010

Uccise un ladro, 9 anni al tabaccaio di Aprilia

Aprilia
Sparò e uccise Daniel Margineau, ladro romeno di ventidue anni, nella notte del 19 agosto 2008: David Mariani, quarantaseienne tabaccaio di Aprilia accusato di omicidio volontario, è stato condannato a nove anni e quattro mesi di reclusione.

Il pubblico ministero, riconoscendo all'imputato le attenuanti, ne aveva chiesti quattordici. Respinta la richiesta di provvisionale immediatamente esecutiva avanzata dalle parti civili. Ieri pomeriggio, dopo tre ore di camera di consiglio, è stata emessa la sentenza della Corte d'Assise del Tribunale di Latina (presidente Pierfrancesco De Angelis, a latere Costantino De Robbio). Nella mattinata non sono mancati i colpi di scena. In aula la sorella di Daniel Margineau e l'intera famiglia di David Mariani, visibilmente provato.
A conclusione dell'istruttoria dibattimentale, la difesa ha presentato alcune fotografie che riproducevano lo zainetto della vittima e dalle quali sarebbe emersa, per la prima volta, la sagoma di un oggetto che faceva pensare ad un fucile a canne mozze. «Il ladro probabilmente era armato» ha sostenuto l'avocato Gian Antonio Minghelli. Poi la parola è passata al pubblico ministero Vincenzo Saveriano, secondo il quale il tabaccaio, nel corso del tentativo di furto avvenuto al piano terra della sua attività commerciale di via Fossignano, dal terrazzo dell'abitazione - situata al piano superiore - aveva esploso due colpi di fucile calibro 12 (regolarmente detenuto) contro Daniel Margineau con volontà di uccidere. «Gli voleva dare una lezione - ha detto in aula Saveriano nel corso della sua requisitoria - perché era stanco dei continui furti subiti. Ma non può passare il messaggio che chiunque si può fare giustizia da sé. I due colpi esplosi alle spalle di Margineau sottolineano la volontà di ucciderlo».

La stessa tesi è stata sostenuta dagli avvocati di parte civile, Stefania Inglese e Palma Seminara. I legali di Mariani, gli avvocati Maria Leli e Gian Antonio Minghelli, hanno invece sostenuto che il colpo che ha ucciso il ventiduenne romeno fosse il frutto di una caduta accidentale del tabaccaio apriliano il quale, nel buio della notte ed in preda al panico per via del tentativo di furto, sarebbe inciampato, sbattendo contro un vaso del terrazzo. Nell'urto, dal suo fucile sarebbe partito un colpo che poi ha colpito e ucciso Daniel Margineau. Lo stesso Mariani, nel corso del processo, aveva dichiarato che non aveva alcuna intenzione di uccidere il ventiduenne romeno e che il colpo era partito accidentalmente dal suo fucile. Mariani, in lacrime, aveva ammesso che il suo unico obiettivo era quello di difendere sua moglie ed i suoi due figli, entrambi minorenni all'epoca dei fatti, da possibili violenze.
Alessia Freda
12/05/2010
Fonte: Il Tempo

Nessun commento:

Posta un commento