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domenica 9 maggio 2010

Sanremo. Romeni in Italia, una pagina di storia europea: la comunità ha ringraziato Vescovo e Comune

Sanremo - Due anni fa grazie all’interessamento del Vescovo diocesano Mons. Alberto Maria Careggio nasceva in città la più giovane parrocchia romeno- ortodossa d’Italia nella chiesetta dell’ex - Carmelo

Si è svolta Venerdì sera alla sala Melograno del centro civico “ Palafiori” di Sanremo una manifestazione voluta dalla parrocchia romeno- ortodossa di Sanremo, che comprende tutto l’estremo ponente ligure, in occasione dei due anni dalla nascita. A Sanremo sono presenti circa seicento immigrati dal paese neo- comunitario ed una delle necessità maggiormente sentite da questa comunità di relativa recente formazione, dal momento della sua stabilizzazione in città, è stata quella di avere una guida spirituale. Così all’inizio del 2008 è nata la parrocchia dei Santissimi Cirillo e Metodio, i grandi evangelizzatori dell’Europa centro- orientale, che dopo qualche mese di provvisorietà, celebravano messa nel salone di Palazzo Roverizio, grazie all’intercessione del Vescovo diocesano Mons. Alberto Maria Careggio e di tutto il clero cattolico cittadino hanno ottenuto l’uso della chiesetta dell’ex convento del Carmelo, chiusa da tempo ma mai sconsacrata, che sorge accanto alla nuova stazione ferroviaria. In segno di ringraziamento i romeni, guidati dal parroco ortodosso Padre Mihai Attila Claudiu, non solo hanno riportato, a proprie spese, la suggestiva chiesa neo- gotica agli antichi splendori ma hanno organizzato per onorare chi è stato in questi primi anni di loro radicamento nell’antica Matuzia vicino alla comunità: in primis Mons. Alberto Maria Careggio e poi le istituzioni civili sanremesi rappresentate dall’Assessore ai servizi sociali del Comune, in rappresentanza del Sindaco che ha concesso il patrocinio, Gianni Berrino. Durante la serata i presenti hanno potuto gustare oltre a qualche specialità tipica romena anche un amabile intermezzo musicale, repertorio classico, grazie alla presenza di un gruppo proveniente da Genova, denominato “ Ode alla Gioia”, in cui sedevano due abili musiciste della Bessarabia, così a Bucarest si chiama la Moldova ex sovietica, di cultura romena. Sono state suonate anche musiche di due tra i maggiori compositori nati nel paese danubiano: il transilvanico, di estrazione etnica ungherese, Bela Bartok ed il valacco Porombescu. Con mano dunque si è potuta toccare l’eterogeneità culturale del paese neo- comunitario, decisamente una ricchezza per l’Unione europea, che nei propri confini racchiude, in Transilvania, le più numerose minoranze etniche della nuova Europa a ventisette. Al piano sottostante la sala del “ Melograno”, infine, è stata allestita una piccola retrospettiva di tre quotati pittori provenienti da Bucarest ove hanno i loro atelier e cioè Mihai Martin, Ovidiu Puscasiu e Dan Toader. Proprio una Crocifissione di quest’ultimo è stata dalla comunità romena donata al Comune di Sanremo nella persona di un visibilmente grato Assessore Berrino in segno della volontà di questi nostri vicini neo- comunitari di integrarsi nel tessuto sociale cittadino.

Sergio Bagnoli
09/05/2010
Fonte: Riviera24

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