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sabato 23 aprile 2011

Bologna. Stranieri al voto

A eleggere il nuovo sindaco di Bologna anche 2.800 nuovi cittadini italiani e 1.100 comunitari. Ma nelle liste e alle urne la partecipazione rimane scarsa. Saranno quasi 4 mila gli elettori di origine straniera a votare per il prossimo sindaco di Bologna. Ma a rappresentarli, fra i 613 candidati al consiglio comunale, ci sono solo 14 nomi. Sui 3.500 stranieri che negli ultimi anni hanno ottenuto la cittadinanza italiana [dati del Consiglio provinciale degli stranieri], escludendo i minori, sono circa 2.800 gli aventi diritto al voto. «Non c’è una cifra esatta perché si tratta di dati sensibili», spiega Leonardo Barcelò [Pd], primo e finora unico consigliere comunale di origine straniera a sedere a Palazzo d’Accursio. A questi si aggiungono i 1.122 cittadini comunitari che si sono iscritti nella lista aggiuntiva a loro riservata: si tratta di 416 uomini e 706 donne, per la maggior parte di nazionalità rumena [502] e polacca [108]. Pochissimi se si considera che i comunitari residenti a Bologna sono 9.600 [6.200 i rumeni, 1.700 i polacchi]. Così come sono pochi i candidati stranieri al consiglio comunale: appena 14 sui 613 totali.

Ma c’è davvero così poca voglia di politica fra gli stranieri? «I candidati e gli elettori sono pochi perché gli stranieri in Italia si sentono ospiti – spiega Barcelò, esiliato dal Cile nel 1974 e a Bologna dal 1980 – colpa di leggi come la Bossi-Fini e di un clima sociale che continua a non considerarli come cittadini». Anche se a Bologna «la politica non ha mai dato molta attenzione agli stranieri», qualche responsabilità è da imputare anche agli stessi immigrati. «Bisogna parlare dei temi che riguardano la città, non solo della propria condizione di stranieri – spiega Barcelò – bisogna essere capaci di portare avanti le istanze di tutti. È giustissimo chiedere il rispetto dei propri diritti, ma è necessario affrontare i problemi della città, dal traffico all’economia».

Riappropriarsi dell’idea di cittadinanza, «uscire dal proprio campo», è in altre parole il consiglio di Barcelò ai candidati stranieri. Oltre al cileno, entrato in consiglio comunale per la prima volta nel 2004, ci sono altri 7 stranieri nelle liste a sostegno del candidato di centrosinistra Virginio Merola: 4 per la lista di Amelia Frascaroli, che propone Renana Ferdous [Bangladesh], Azeb Lucà Trombetta [Etiopia], Iman Fatemeh Sabbahi [Iran] e Abdzelaziz Fattah [Marocco]. Shawky El Sayed, di origine egiziana ma residente a Bologna dall’84, è nella lista di Italia dei Valori. Il venezuelano Fabrizio Bensai corre nella lista Rosa per Bologna, mentre in quella di Sinistra per Bologna, dove è capolista Raffaele Salinari che è nato in Svizzera, compare Joanne Maloney, Stati Uniti. Nessun candidato di origine straniera per le liste di centrodestra ma altri 5 invece per le liste civiche. Il Movimento a Cinque Stelle propone Antonia Iulia Dejeu [Romania], Alessandro Cuppone [Svizzera] e Francesco Moretti [Algeria]. Stefano Aldrovandi ha in lista Sonila Kaceli [Albania], mentre nella lista I Popolari di Italia Domani che sostiene il candidato Daniele Corticelli gli stranieri sono Hanane Alloul [Marocco] e Novella Bille [Sudafrica].
18/04/2011

Fonte: Carta

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