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sabato 30 aprile 2011

Trovato morto tra le alghe del lago

27/04/2011
LA TRAGEDIA DI FIMON. La barca dell'immigrato si era rovesciata lunedì sera, alcuni gitanti avevano sentito le grida ma non lo avevano più visto. Il cadavere del romeno di 40 anni rinvenuto dopo 13 ore di ricerche grazie al bagliore del suo orologio. È annegato nel punto della caduta.

Vicenza. Lo hanno trovato nelle acque del lago di Fimon, nella morsa delle alghe, tredici ore dopo l'incidente. Era a poca distanza dal punto in cui la sua canoa si era rovesciata e sulla sua morte sembrano esserci pochi dubbi: Lucian Nechulai Orasanu, 40 anni, di origine rumena, è annegato pochi istanti dopo la caduta. L'uomo, sposato e con tre figli di sei, otto e 14 anni, ha trascorso il lunedì di Pasqua da alcuni amici insieme alla famiglia. È stato solo nel tardo pomeriggio che ha deciso di fare un giro in barca insieme ad un conoscente.

La moglie, Anca Maria Jorka, di 35 anni, è tornata a casa, in via Quinto Rubini, a Vicenza, con i ragazzi. Si è fermata a noleggiare un film, per guardarlo con loro e, non vedendo rientrare, ha pensato che si fosse attardato a chiacchierare con qualcuno. Alle 23 la terribile notizia. I poliziotti si sono presentati a casa sua per comunicarle quanto accaduto al marito. A quell'ora erano ormai pressoché nulle le speranze di poterlo ritrovare in vita.

L'INCIDENTE. Lucian Nechulai Orasanu è uscito per la gita insieme a un amico, usando una piccola canoa gonfiabile. Sembra che volesse salire anche uno dei figli ma che, all'ultimo momento, i genitori siano riusciti a farlo desistere, perché in due sarebbe stato troppo pericoloso. Un'ora sul lago. Poi, in una manciata di secondi, il dramma. Il conoscente aveva già raggiunto la riva con la sua barca a remi e probabilmente il romeno stava per fare altrettanto quando è caduto in acqua. Alcune persone lo hanno visto mentre si aggrappava alla canoa rovesciata. I testimoni lo hanno sentito urlare «aiuto, aiuto», mentre l'amico gli raccomandava di mantenere la calma. Poi, all'improvviso, ha lasciato la presa, è scomparso sotto l'acqua gelida, inghiottito dalla morsa delle alghe.

LE RICERCHE. Le persone presenti hanno immediatamente chiamato i soccorsi: al lago di Fimon sono giunte tre squadre dei vigili del fuoco di Vicenza con due imbarcazioni e il nucleo sommozzatori di Mestre, oltre a polizia e carabinieri. Le ricerche dello scomparso sono proseguite fino a tarda ora senza alcun risultato per poi riprendere alle prime luci dell'alba. Alle 10 i pompieri hanno scorto un bagliore, poco lontano dal punto in cui l'uomo era caduto: era il suo orologio che rifletteva i raggi del sole. Lucian Nechulai era sott'acqua, avvolto dalle alghe.

LE CAUSE DELLA MORTE. Da un primo esame compiuto sembra che non vi siano dubbi: l'uomo sarebbe annegato pochi minuti dopo essere caduto in acqua. Non si sa che cosa abbia provocato il rovesciamento della canoa e si possono solo avanzare ipotesi su quanto accaduto nei secondi successivi. L'uomo, che sembra non fosse un esperto nuotatore, potrebbe essere stato colto dal panico trovandosi all'improvviso nell'acqua gelida in un punto fondo (si parla di oltre due metri). La presenza di alghe e la fitta vegetazione, poi, non avrebbero agevolato i suoi movimenti. Di certo all'improvviso lo hanno visto lasciare la presa e nessuno ha potuto fare nulla per salvarlo.

di Claudia Milani Vicenzi

Fonte: Il Giornale Di Vicenza

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