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sabato 30 aprile 2011

Dumitru Rosu:quando la burocrazia diventa disumana

Ci sono storie che lasciano senza parole. Storie per le quali le maglie della sfera burocratica diventano talmente strette da non lasciar passare neanche un briciolo di umanità. Questa è la storia di Dumitru Rosu, un giovane romeno di 35 anni attualmente ricoverato presso gli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria. La sua è una vicenda triste, dove utilizzare la parola sfortuna sarebbe forse riduttivo. Dumitru Rosu, giovane senza un futuro, senza neanche un presente.

Il suo ricovero in Ospedale era stato effettuato il 25 gennaio di quest’anno in seguito ad un trauma cranico-facciale in stato di coma ed insufficienza respiratoria procurato dopo un incidente stradale avvenuto sulla statale della morte, la Jonica 106. Una vicenda finita immediatamente sui giornali ma il giorno dopo, come spesso accade, dimenticata.

Dimitru Rosu, giovane romeno immigrato in Italia con un regolare carta di soggiorno rinnovabile, dopo il terribile incidente combatte per diversi giorni tra la vita e la morte. Dopo il coma ed una fase iniziale di terapia, Dimitru inizia a conseguire una serie di notevoli risultati sul consolidamento delle fratture che aveva riportato al volto in seguito all’incidente. Dopo un periodo di tre mesi passati su un lettino degli Ospedali Riuniti di Reggio, adesso è giunto per Dimitru il momento di iniziare il periodo della riabilitazione. Quest’uomo ha necessita di una serie di terapie che potrebbero far riacquistare le corrette capacità percettive e motorie che sono state danneggiate in seguito al terribile trauma riportato.

L’ostacolo che però si pone di fronte al percorso riabilitativo di Dumitru ha caratteri di natura assolutamente burocratica. Non essendo infatti ratificati in ambito ministeriale gli accordi tra Italia e Romania per ciò che riguarda la materia sanitaria, non è prevista per Dumitru la copertura del trattamento sanitario di riabilitazione. In Calabria esiste solo una struttura che ha gli strumenti adatti a realizzare il tipo di trattamento specifico necessario. Si tratta dell’Ospedale Sant’Anna di Crotone che però ovviamente ha gia comunicato ai Riuniti di Reggio di non poter assumere la responsabilità di prendere in carico il paziente senza che il sistema sanitario preveda per lui una copertura finanziaria.

Il giovane Dimitru, senza casa e senza soldi, in Italia con la speranza di lavorare e costruire il suo futuro, rimane vittima di una burocrazia che nel suo caso non ha previsto alternative. Un invisibile. Un imprevisto. La sua storia è una di quelle che in pochi conoscono ed in pochissimi raccontano. Una di quelle storie che rimangono nel silenzio e per le quali nessuno, anche chi potrebbe, muove un dito. Ma se la Calabria è una terra dove la solidarietà ha ancora un valore, allora in questo caso i calabresi hanno l'opportunità di dimostrarlo.
28 Aprile 2011
di Stefano Perri

Fonte: Strill

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