La comunità romena si incontra e si racconta attraverso storie quotidiane, punti di vista, fatti di cronaca, appuntamenti e novità, per non dimenticare le radici e per vivere meglio la distanza dal paese natale.
Informazioni utili per i romeni che vivono in Italia, per conoscere le opportunità che la realtà circostante offre e divenire cittadini attivi.

Comunitatea Românească în Italia

Locul unde comunitatea românească se regăsește zilnic în știri, noutăți, mărturii, informații și sfaturi, pentru a nu uita rădăcinile și a trăi mai bine departe de țara natală. Informații utile pentru românii care trăiesc în Italia, despre oportunitățile pe care le oferă realitatea din jur și pentru a deveni cetățeni activi.

Bun găsit pe site! Benvenuto!

Comentează articolele publicate! Commenta gli articoli pubblicati!

sabato 18 aprile 2009

Sfruttamento rumeni, Valentino: le aziende non devono diventare lager

FOGGIA, 16 April 2009

"Quanto è stato scoperto dagli agenti della Polizia di Stato, che ringrazio per l'azione di contrasto nei confronti dei mercanti di braccia, è intollerabile e degno della più ferma condanna, civica e istituzionale: le imprese agricole sono luogo di lavoro e sviluppo; non devono essere trasformate in lager". Lo afferma il sindaco di Cerignola, Matteo Valentino, commentando le notizie sulla scoperta di un'azienda in cui venivano sfruttati 40 cittadini di nazionalità rumena. "Sollecito la magistratura, se mai ce ne fosse bisogno, ad operare con inflessibile rapidità per individuare le responsabilità personali ed assumere i provvedimenti del caso - prosegue il primo cittadino cerignolano - ma è altrettanto doveroso, da parte mia, difendere la comunità che ho l'onore e l'onere di amministrare da semplicistiche e scandalistiche generalizzazioni: sono tante le aziende agricole dell'agro di Cerignola che assumono e retribuiscono regolarmente lavoratrici e lavoratori provenienti dall'Est Europa come dal Nord Africa".
di Marzia Campagna

Fonte: Tele Radio Erre.

2 commenti:

romanianfryends ha detto...

Visto l'andazzo italiano spero vivamente che il commento del sindaco Valentino non sia il solito commento di facciata ma visto che queste situazioni si ripetono ogni anno in puglia e sono perfettamente conosciute e addirittuare fonte di innumerevoli servizi televisivi la cosa ci lascia piuttosto perplessi per non dire dubbiosi.
In parole povere: se veramente volessero fare qualcosa lo avrebbero già fatto da tempo sia in aiuto della comunità rumena che di tutte le altre etnie presenti e sfruttate sul territorio pugliese e non solo...........

Catalina Sava ha detto...

ecco la notizia completa:

Nei campi come schiavi, 16 euro per 12 ore di lavoro

Trovati 43 tra romeni e polacchi a lavorare in nero sui campi di Cerignola vivendo in condizioni disumane

Foggia – 17 aprile 2009 – Mentre il ministero dell’interno dava il via alle domande per il lavoro subordinato stagionale del nuovo decreto flussi, la polizia di Cerignola scopriva in un'azienda agricola 43 braccianti stranieri, tra l’altro comunitari, occupati in nero, che vivevano in condizioni disumane in località Borgo Tressanti.

Gli agenti hanno identificato quaranta cittadini rumeni, di cui una quindicina di donne, e tre polacchi, che secondo i primi accertamenti erano giunti nell'azienda, specializzata nella coltivazione e lavorazione dei carciofi, solo pochi giorni fa. Le condizioni in cui erano praticamente rinchiusi questi lavoratori, sarebbero disumane: un fabbricato fatiscente, in condizioni igienico-sanitarie disastrose, senza finestre, senza acqua potabile, senza bagni e lavandini.

Di notte gli immigrati dormivano su materassi buttati a terra, tra topi, scarafaggi, cibi avariati e detriti vari. Di giorno lavoravano, dalle 6 alle 12 e dalle 14 alle 20, alla raccolta, alla pulizia e al confezionamento dei carciofi. Il tutto con una paga di 6 euro per ogni cassetta con 500 carciofi lavorati. Al giorno, ciascun lavoratore riusciva a trattare 1200-1300 carciofi guadagnando così massimo 15-16 euro, circa 2 centesimi a carciofo.

La polizia ha denunciato con l'accusa di maltrattamenti il proprietario dell'azienda e un cittadino romeno che faceva da procacciatore di manodopera e sottraeva anche parte dei carciofi lavorati dal computo di quelli che venivano retribuiti ai suoi connazionali.

Il sindaco di Cerignola, Matteo Valentino, ha definito quanto avvenuto "intollerabile e degno della più ferma condanna, civica e istituzionale: le imprese agricole sono luogo di lavoro e sviluppo; non devono essere trasformate in lager''. Ha poi invitato a non generalizzare perchè - ha aggiunto – “sono tante le aziende agricole dell'agro di Cerignola che assumono e retribuiscono regolarmente lavoratrici e lavoratori provenienti dall'Est Europa come dal Nord Africa".
a.i.

Fonte: Stranieri in Italia
http://www.stranieriinitalia.it/attualita-nei_campi_come_schiavi_16_euro_per_12_ore_di_lavoro_7707.html

Posta un commento