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martedì 24 febbraio 2009

4 Mesi, 3 Settimane, 2 Giorni di Cristian Mungiu, Martedì 24 febbraio


COMUNICATO STAMPA

Domani, martedì 24 febbraio, QUARTO EVENTO di Antennacinema, al multisala Melies.

Alle 18.30 4 MESI, 3 SETTIMANE, 2 GIORNI di Cristian Mungiu e alle 21.00 L’ECLISSE di Michelangelo Antonioni.

Mungiu mette in scena l’aborto ai tempi della dittatura. Antonioni, l’eclisse dei sentimenti

CONEGLIANO, 23 FEBB. – Domani, martedì 24 febbraio, con il 4° evento della rassegna, Antennacinema continua il confronto tra i contesti sociali, politici, culturali, quotidiani del popolo rumeno e italiano. Presenta due film di grande spessore – 4 MESI, 3 SETTIMANE, 2 GIORNI di Cristian Mungiu e L’ECLISSE di Michelangelo Antonioni - che hanno fatto scalpore per la crudezza della storia narrata, il cinismo dei comportamenti umani e la descrizione dei paesaggi. Le pellicole sono accumunate dai lunghi silenzi dei protagonisti e dalle ambientazioni fredde, grigie ed impersonali.

4 MESI, 3 SETTIMANE, 2 GIORNI (2007, 113’), che sarà proiettato alle ore 18.30 al multisala Melies, è la storia di un aborto clandestino e il trauma profondo che subirà l’amicizia delle due protagoniste. È stato premiato con la Palma d’Oro al Festival di Cannes nel 2007.

«Ogni donna in Romania, anche mia madre, ha avuto almeno un’esperienza di aborto illegale – racconta Catalin Mitulescu, regista e critico cinematografico romeno - Durante la dittatura gli anticoncezionali erano proibiti, l’aborto era l’unico sistema di controllo delle nascite. Ma 4 mesi, 3 settimane, 2 giorni va oltre, ci dice cosa significa avere il dittatore dentro la tua vita, nella tua cucina, nel tuo letto, che ti dice come fare l’amore, cosa desiderare. E come questo ti fa ammalare. Stiamo ancora cercando di guarire».

Il film di Mungiu è il primo lungometraggio del progetto rumeno “Tales from Golden Age” dedicato alla ricostruzione del clima dell’epoca che precede la fine del regime in Romania, avvenuta nel 1989, attraverso il racconto di storie personali e collettive e dei miti e delle leggende del comunismo.

In una piccola città romena, Otilia e Gabjta sono due amiche universitarie che alloggiano nella stessa stanza del dormitorio studentesco. Gabjta è incinta ma non vuole il bambino così affitta la stanza di uno squallido albergo super sorvegliato per interrompere la sua gravidanza. Otilia è l’unica persona a conoscenza del terribile segreto e assiste l’amica, ora dopo ora, diventando sempre più vittima e protagonista del dramma che si sta per compiere.

In Romania, una legge del 1966 aveva reso illegale l’interruzione di gravidanza spianando la strada all’aborto clandestino con tutti i rischi sanitari e penali a cui andava incontro la donna nel prendere questa difficile decisione.

Otilia è costretta a trovare un medico disposto clandestinamente a interrompere la gravidanza dell’amica. Il compenso che l’uomo chiederà andrà però ben oltre al denaro.

Il film di Cristian Mungiu non prende una posizione sull’etica della pratica in sé ma descrive gli effetti che questa decisione ha sull’amicizia delle due ragazze e con un vivido realismo ci mostra il mondo attorno a loro. Un mondo fatto di precarietà, di difficoltà e di ricatti. E, soprattutto, di paura; paura di essere visti facendo qualcosa di illegale.

Tutto il film è girato con la macchina da presa in spalla, da cui “lo spettatore è ipnotizzato” come scrive il Corriere della Sera, macchina da presa che sembra rincorrere Otilia nelle varie peripezie e si arresta bruscamente solo dinanzi all’orrore.

Significativi sono anche l’assenza totale di colonna sonora, che conferisce all’opera un estremo realismo, e i dialoghi scarni, intervallati dai lunghi silenzi, gli sguardi persi e fissi nel vuoto, che dicono molto di più delle parole.

Cristian Mungiu, nato a Iasi nel 1968, appartiene alla generazione "postdicembrista", cioè a quella categoria di uomini di cultura rumeni formatasi successivamente alla rivoluzione rumena. Nel 1998 si specializza in regia all’Accademia di Teatro e Film di Bucarest e collabora come aiuto regista al film TRAIN DE VIE – UN TRENO PER VIVERE del regista Radu Mihaileanu.

Il suo primo lungometraggio OCCIDENT è stato premiato in molti festival cinematografici europei e con 4 MESI, 3 SETTIMANE, 2 GIORNI ha vinto la Palma d’Oro al Festival di Cannes nel 2007.
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Antennacinema è organizzata dal Comitato Incontri di Cinema e Televisione e sostenuta dal Comune di Conegliano, dalla Provincia di Treviso e dalla Regione Veneto. È realizzata in collaborazione con La Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale Roma, La Cineteca di Bologna, L’Archivio Carlo Montanaro di Venezia, MigraMente – Centro per il dialogo interculturale di Padova, il Centro Servizi per lo Spettacolo, Reteventi.

La finanziano numerosi sponsor privati: Castagner, Carron, Tonon, General Beton, Grafiche Battivelli, Door&Associati.

L’ingresso a tutti gli eventi di Antennacinema è libero e gratuito. Il programma completo è consultabile sul sito http://www.antennacinema.it/ .

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