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lunedì 9 febbraio 2009

Dagli immigrati alla schedatura dei clochard, Senato approva ddl sicurezza


Il provvedimento passa ora all'esame della Camera

Tra le novità, la possibilità per i medici di denunciare i clandestini, una tassa per il permesso di soggiorno che può arrivare fino a 200 euro, un registro delle persone senza fissa dimora, il via libera alle 'ronde padane' e una multa fino a 2mila 500 euro per i writers

Roma, 5 feb. (Adnkronos/Ign) - Un registro delle persone senza fissa dimora, i 'clochard'; la possibilità per i medici di denunciare all'autorità giudiziaria gli immigrati clandestini; una tassa per il permesso di soggiorno che può arrivare fino a 200 euro; il via libera alle 'ronde padane', ma senza armi; una multa fino a 2mila 500 euro per i writers che però non rischiano più il carcere. Con il sì (154 i voti favorevoli e 114 quelli contrari) dell'aula di Palazzo Madama al ddl del governo che ora passa al vaglio della Camera viene di fatto rivoluzionata la strategia della sicurezza nel nostro Paese.

Un sì che è stato accompagnato da roventi polemiche: soddisfatto il centrodestra, soprattutto tra le file leghiste, fortemente critica l'opposizione che bolla il provvedimento come "demagogico e pericoloso". "E' una legge che dà precedenza ai diritti degli italiani perché per noi vengono prima gli italiani. Noi non siamo razzisti, l'opposizione dovrebbe vergognarsi", commenta il presidente dei senatori Pdl, Maurizio Gasparri.

"Da oggi si abbandona il buonismo: d'ora in poi sarà lotta dura alla criminalità e all'immigrazione clandestina. Questa legge è un successo che dedichiamo ai nostri militanti", dice il capogruppo leghista a Palazzo Madama, Federico Bricolo. Un provvedimento che è "uno spaventoso manifesto ideologico: si è varcato il limite che sta tra la legge e la persecuzione", è il commento di Anna Finocchiaro, capogruppo Pd al Senato.

Molti i passaggi del provvedimento che hanno fatto registrare uno scontro fra maggioranza e opposizione. Come quello che prevede la possibilità per i medici del Servizio sanitario nazionale di denunciare gli immigrati clandestini. Una modifica al testo originario apportata con il sì all'emendamento presentato dalla Lega che ha visto 156 voti favorevoli e 132 contrari. In arrivo, inoltre, la tassa sul permesso di soggiorno, che potrà variare da un minimo di 80 euro a un massimo di 200 euro.

Giro di vite anche per il reato di stupro. Con due emendamenti: il primo, della Lega, che esclude per gli stupratori la possibilità degli arresti domiciliari, imponendo dunque la custodia cautelare in carcere. Il secondo, a firma dei relatori del provvedimento Carlo Vizzini e Filippo Berselli, che estende il gratuito patrocinio, in deroga ai limiti di reddito attualmente previsti, alle vittime dei reati di stupro.

Altro articolo del provvedimento che ha suscitato dure reazioni da parte dell'opposizione è il 46, quello che istituisce le cosiddette 'ronde padane'. Gli enti locali potranno avvalersi della collaborazione di associazioni tra cittadini che potranno segnalare agli organi di polizia locale "eventi che possano arrecare danno alla sicurezza urbana o situazioni di disagio ambientale". Le 'ronde', però, non potranno girare armate, secondo quanto previsto da un emendamento del Pd approvato dall'aula.

Con il sì al ddl del governo nasce il 'registro dei clochard': le persone senza fissa dimora che si trovano sul territorio italiano dovranno essere registrate in un apposito elenco, istituito presso il ministero dell'Interno, da avviare entro 180 giorni dall'entrata in vigore della legge.

Novità in arrivo anche per i writers. Inizialmente, l'articolo 7 del provvedimento era stato accantonato perché nella maggioranza non si era trovato un accordo soddisfacente sulle sanzioni da comminare ai 'graffitari'. Oggi, però, l'aula di Palazzo Madama ha dato il via libera alla norma anti-graffitari, con sanzioni più lievi rispetto a quelle previste dal testo originario del provvedimento.

Se il reato è commesso a danno di beni immobili o mezzi di trasporto pubblici e privati la multa potrà variare da 300 a 1.000 euro. Se invece è commesso su "cose di interesse storico o artistico" la sanzione pecuniaria sarà di 1.500 euro. Nei casi di recidiva, la multa salirà fino a 2.500 euro (contro i 10mila inizialmente previsti).

Fonte: Adnkronos Ign.

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