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mercoledì 18 febbraio 2009

"Mi chiamano schifoso romeno, adesso tornerò nel mio Paese"

La paura degli stranieri
Caffarella, più controlli nel parco

di Maria Elena Vincenzi

La paura dei romeni del quartiere. Un piano di controlli straordinari nel parco della Caffarella. E il sindaco di Roma che cerca di calmare gli animi. Si apre così il lunedì dopo il weekend di dramma del Tuscolano.
"Quello di domenica è solo l´ultimo episodio" dice Alexandru Jonut, 18 anni, in Italia da 8 "dopo Tor di Quinto, Roma è diventata razzista. Noi romeni veniamo additati, insultati. Non si contano le volte in cui mi sento chiamare: "Schifoso romeno". È diventato impossibile vivere qui. Io ho paura. Quello che è successo a quei ragazzi, poteva accadere a me. Me ne voglio andare, voglio tornare in Romania. Almeno lì sono casa mia".
C´è il terrore negli occhi dei romeni di Porta Furba: tutti pensano che avrebbero potuto essere loro le vittime del raid di domenica sera. E c´è la rabbia di dover pagare le conseguenze di delitti che non hanno commesso e che non commetterebbero mai. Il peso di dover portare sulle spalle, anzi nel passaporto, i reati altrui. "Sono a Roma da 7 anni" dice Laurentiu Clenci " e la considero la mia città. Ma da quando la Romania è entrata in Europa, le cose sono peggiorate. E non serve a niente spiegare a chi ti insulta che non tutti i romeni sono cattivi, la gente non vuole capire. L´altro giorno ho visto uno striscione che diceva : "Ama il prossimo tuo come te stesso, gli altri no". Ormai queste cose sono all´ordine del giorno. Esattamente come gli insulti sull´autobus o come la gente che si mette le mani in tasca appena capisce che hai un accento straniero. Non è giusto: ci sono tanti romeni che lavorano onestamente".
E, poco distante, proprio davanti al parco della Caffarella, i ragazzi che passano in motorino lanciano uno sguardo al parco e urlano: "Ammazziamoli tutti".
Il clima nel quartiere è teso. Ieri pomeriggio nella sede del IX gruppo della polizia municipale, il vice comandante operativo del corpo, Diego Porta, e il dirigente di zona, Pietro Di Girolamo, hanno fatto il punto sulla situazione. Partendo dal fatto che, dopo due giorni di sorvolo in elicottero e di controlli via terra, al momento nel parco non ci sono insediamenti abusivi e baracche. Ma non basta. Ecco perché sono state istituite misure di controllo straordinario. Si parte dalla vigilanza. Due pattuglie della polizia municipale gireranno nel parco 24 ore su 24. Non saranno sole: sono già stati presi accordi con il corpo Forestale dello Stato per incrementare il servizio. E verranno contattate le altre forze dell´ordine e l´Ente Parco per chiedere un´ulteriore collaborazione. Intese che, secondo gli uomini di Angelo Giuliani, renderanno il controllo capillare. Il tutto mentre oggi, e probabilmente nei prossimi giorni, continueranno i sorvoli con l´elicottero. C´è di più. La polizia municipale chiederà al Comune di intensificare il piano di illuminazione dell´area verde, un modo per ovviare alle difficoltà di recinzione di una zona tanto estesa. Ancora: pattugliamento dei carabinieri a cavallo nel Parco dell´Appia Antica, che comprende anche quello della Caffarella, annunciato dal comandante provinciale Vittorio Tomasone. Mentre il sindaco che ha annunciato la "possibilità di acquisire le aree private del parco attraverso l´esproprio". Ed è stato proprio Alemanno, ieri, a cercare di stemperare la tensione. «Faremo in modo che ci sia una partecipazione popolare attiva di collaborazione con le forze dell´ordine e non alternativa. Sono convinto che le ronde non servono ed è inaccettabile qualsiasi idea di giustizia fai da te». (17 febbraio 2009)

Fonte: L'Espresso.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

unii din noi au devenit rai de prea bine .suntem intr-o tara straina si cred ca trebuie sa fim mai buni cu cei de langa noi.

Anonimo ha detto...

da intradevar unii dintre noi au de venit prea rai dar din cate stiu italienii au ceva cu toti roamnii.si daca nu ma lasa memoria italienii sunt un popor de oameni crestini sau nu..din cate stiu eu acolo e papa si prin lucrurile care le spun sau le fac ne dau impresia ca in aceasta tara parca a venit hitlerr din nou.asa cum respectam noi italienii din romania asta sa o faca si ei si daca unii din romanii nostri sunt asa de cruzi sa violeze un biet copil de 14 ani sa platesca el nu altii

Anonimo ha detto...

a parla come magna!

Anonimo ha detto...

aiutate a catturare i criminali,segnalateli.nei vostri campi vige un'omertà paurosa nessuno sa niente nessuno fa niente....tutti zitti.e poi sia noi che voi rumeni onesti purtroppo ne pagate conseguenze.....

Anonimo ha detto...

all'anonimo di prima vorrei dire che qui nessuno abita nei campi... attenzione alle parole (e ai pensieri!)... quali nostri campi???!!!

Fabio ha detto...
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