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martedì 3 febbraio 2009

Straniero un infermiere su 10: "Speriamo rimangano"


In Italia mancano almeno 60 mila professionisti. L'allarme della Federazione dei collegi degli infermieri: "Ne abbiamo bisogno, speriamo che non rientrino in patria"

ROMA - In Italia, poco meno di un infermiere su 10 è straniero. Su 350 mila iscritti all'albo professionale, infatti, 30 mila circa non sono italiani. Lo spiega Annalisa Silvestro, presidente Ipasvi (Federazione dei collegi degli infermieri) commentando la nuova infornata di professionisti (alcune centinaia, soprattutto rumene e rumeni, ma ci sono anche polacchi, bulgari, indiani, cubani) che in questi giorni si vedono riconosciuti i titoli di studio esteri per entrare e lavorare negli ospedali del Belpaese.

"E' un flusso che andrà avanti ancora", spiega, ma "siamo preoccupati perché il miglioramento delle condizioni economiche di alcuni Stati neo-comunitari potrebbe significare il ritorno in patria di molte nuove leve, con grande difficoltà per il nostro Paese", nel quale, stando ai dati Ocse, "mancano circa 60 mila professionisti all'appello".

Per poter lavora in un ospedale italiano, un infermiere proveniente da un Paese comunitario deve ricevere il riconoscimento del titolo di studio (pratica agevole, grazie agli standard comunitari) e poi richiedere l'iscrizione all'albo: l'Ordine, prima del via libera, verifica l'adeguata conoscenza dell'italiano. Più complessa la procedura per chi arriva da paesi non Ue: oltre ai test di italiano, infatti, devono superare un esame riguardante le leggi che regolano la professioni e la conoscenza del codice deontologico.

2 febbraio 2009

Fonte: Agenzia Dire

6 commenti:

alessia ha detto...

Buon giorno !anchio sono infermiera Romena,ho il decreto del riconoscimento in italia,ma al all albo ho chiesto l inscrizione per l esame ,per la verifica della adeguata conoscenza dell italiano ! invece dicono che devo superare un esame riguardante le legi che regolano le professioni,il codice deontologico,proprio la procedura che si da per paesi .non UE. non mi sebra coreto !

Anonimo ha detto...

una forma di rassimo per romeni.

Anonimo ha detto...

la mia ragazza e una infermiera romena e ha fatto solo l'esame di italiano circa 1 anno e mezzo fa. alessia,magari hanno semplicemente sbagliato a darti l'informazione o puo' essere che siano cambiate le leggi.eviterei di parlare di razzismo...

Anonimo ha detto...

si scrive corRetto e non coreto....e neanche colretto....

Anonimo ha detto...

Sempre lo stesso con i rumeni, siamo migliori e lavoratori.

Unknown ha detto...
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