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mercoledì 18 febbraio 2009

E pensare che lo volevano cedere...


16/02/2009 di Michela Lanza

E’ un mostro, un alieno. No, è semplicemente Adrian Mutu. Quel giocatore che in estate parte della tifoseria avrebbe venduto e quel giocatore che lo stesso Corvino avrebbe ceduto. Così si è detto e scritto. Quel giocatore che Prandelli ha voluto a Firenze a tutti i costi. Chiamatelo pure ‘bischero’, ma diamo a ‘Cesare quel che è di Cesare’ e diciamo grazie al mister per averlo trattenuto. E non per la tripletta di ieri che ha evitato la sconfitta contro il Genoa in superiorità numerica per un’ora di gara, ma per aver fatto restare un giocatore con gli stessi stimoli di sempre e che fa la differenza. Eccome se la fa. Con la sua prima tripletta italiana, il rumeno della Fiorentina si è portato a quota 11 gol in 14 presenze in questa stagione (è mancato in Fiorentina-Juventus, Fiorentina-Bologna, Chievo Verona-Fiorentina, Fiorentina-Reggina, Fiorentina-Inter, Fiorentina-Atalanta, Cagliari-Fiorentina, Milan-Fiorentina, Juventus-Fiorentina e Fiorentina-Napoli), ed ha portato alla classifica viola nove punti. Quest’anno è stato autore di due doppiette e una tripletta e vola alla media di un bomber di razza come pochi. ‘Egoista, sì, come potrei non esserlo…’ cantava Vasco Rossi, e lui, Mutu, in effetti tende ad esserlo. Non è certo il Cassano della situazione che gode quasi di più sfornando assist con contagocce che mettono l’uomo davanti al portiere tre-quattro volte nell’arco di una gara, che a fare gol. No, Mutu non è Cassano. Ma il numero 10 viola segna. E segna come un centravanti. Quindi, la Fiorentina si sta concedendo il ‘lusso’ di schierare due ‘centravanti’ che lottano tra sé per chi farà più gol in questo campionato. Per il momento è ancora avanti Gilardino con 14 gol segnati in 22 presenze (senza rigori, né punizioni), ma Mutu è pronto a dare battaglia. Il Gila è avvertito. L’avversario più temibile per il raggiungimento del trono dei bomber lo ha in casa e si chiama Mutu. Di Vaio e Milito? Sì sono davanti, ma anche loro come il numero 10 viola battono i rigori (Di Vaio ne ha battuti 4 su 16 gol fatti, Milito ne ha realizzati 5 su 15 gol fatti. Gila fermo a 14 senza penalty, e Mutu che incalza. Per lui quest’anno 2 gol segnati su calcio di rigore e altri 2 segnati su punizione. Ieri ha fatto il miracolo al 93’ con un colpo da biliardo, con un destro forte e a girare che non poteva che finire in quell’angolo per poter esultare e gridare ‘gooool’. La classe del rumeno è indiscutibile e la Fiorentina non ne può fare a meno. Come non può fare a meno di Gilardino che, oltre ad aver segnato 14 gol che sono valsi quindici punti alla classifica viola, ha fornito due assist, si è conquistato due calci di punizione poi trasformati in gol una volta da Kuzmanovic, una volta da Mutu, si è conquistato due calci di rigore (battuti entrambi dal rumeno) ed ha colpito un palo. Morale della favola: una coppia d’attacco così ha all’attivo 25 gol ed ha ‘regalato’ alla classifica viola già circa 24 punti, e mancano ancora 14 giornate alla fine del campionato. La domanda nasce spontanea: se la Fiorentina avesse potuto beneficiare di Mutu dall’inizio della stagione senza infortuni, né ricadute, dove sarebbe adesso in classifica? E’ mancato in 10 partite e non sono poche. Partite in cui la Fiorentina ha ottenuto 5 vittorie ‘sudate’, 3 sconfitte e 2 pareggi…Riflettiamo sull’importanza di Mutu, sulla coppia così tanto voluta da Prandelli. Sarebbe stato meglio cederlo?

Fonte: Fiorentina News.

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