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venerdì 13 febbraio 2009

Il testo della lettera delle comunità romene del Nordest

Lettera aperta al Senatore Viorel Badea, rappresentante dei cittadini romeni all'estero nel Parlamento della Romania.

Vostra Eccellenza,
noi, i romeni dell'Italia del nord-est, ci congratuliamo con Lei per l'onorificenza ricevuta anche attraverso il nostro voto alle recenti elezioni parlamentari e Le auguriamo e ci auguriamo che possa ascoltare e avvalorare la nostra causa. È risaputo il fatto che, periodicamente in Italia, accadono incidenti incresciosi i cui protagonisti sono cittadini romeni in disaccordo con la legge.

Ci ricordiamo con dispiacere il caso Mailat, che ha provocato tensioni tanto a livello diplomatico quanto nella vita quotidiana delle numerose comunità romene residenti in Italia. Dopo quasi un anno e mezzo dalla tragedia di Tor di Quinto (Roma), situazioni simili si ripropongono in concomitanza nelle province del Lazio, di Padova e di Treviso. Si ripete e si moltiplica il contesto che ha portato alla nascita di alcuni focolai di conflitto acuto, le cui conseguenze si estendono a macchia d'olio su tutte le comunità romene d'Italia.

La crisi economica che ha investito in questo periodo innumerevoli paesi, tra cui l'Italia, ha come primo effetto l'aumento dell'impulso di autodifesa, a volte persino per mezzo della violenza. I cittadini italiani si sentono invasi e aggrediti dai romeni nella propria casa - effetto amplificato dai mass-media locali, con la "benedizione" di alcune personalità pubbliche - e rispondono di conseguenza.

In questo contesto sfavorevole per le comunità romene d'Italia, e in particolare in questo momento di riacutizzazione delle tensioni, abbiamo bisogno del Suo aiuto. Le associazioni di romeni dell'Italia di nord-est La sollecitano a proporre al Parlamento della Romania un pacchetto di misure legislative e diplomatiche, che vengano a proteggere direttamente i cittadini romeni residenti in Italia, misure contenenti i seguenti punti:

1) I cittadini romeni che commettono reati gravi in Italia scontino la loro pena esclusivamente nelle carceri romene.

2) Alla pena da scontare si aggiunga un periodo supplementare in carcere per danni gravi recati all'immagine del Paese e alla qualità della vita dei romeni residenti in Italia, sulla base dell'introduzione nel codice penale del reato di «diffamazione e gravi danni recati all'immagine della Romania e dei suoi cittadini all'estero».

3) Le istituzioni della Presidenza, del Governo e del Parlamento della Romania, sia direttamente che attraverso le rappresentanze consolari, si attivino nei momenti di crisi e diano vita ad ampie, efficienti e immediate iniziative diplomatiche di protezione e riabilitazione dell'immagine delle comunità romene in Italia.

4) Il Governo assicuri una rappresentanza consolare efficiente, attraverso misure di verifica e sorveglianza costante dei servizi consolari e delle competenze del personale assunto.

5) Si devolvano dei fondi alle associazioni di romeni d'Italia destinati a controbilanciare gli effetti negativi di tali momenti di crisi e a promuovere un'immagine positiva del Paese e dei suoi cittadini che vivono e lavorano onestamente in Italia.

Riponiamo le nostre speranze in Lei e nei percorsi che intraprenderà per la concretizzazione di queste misure considerate indispensabili dalle associazioni di romeni del nord-est d'Italia. Desideriamo una convivenza italo-romena fondata sulla fiducia e sul rispetto reciproco. I romeni che lavorano onestamente in Italia non devono diventare vulnerabili e debitori per gli atti biasimevoli commessi da connazionali delinquenti.

Le richieste dei romeni del nord-est espresse in questa lettera aperta saranno diffuse attraverso i mass-media dei due paesi.


Firmatari - Il gruppo d'iniziativa:
1) Associazione MigraMente - Centro per il dialogo interculturale, Padova, presidente Raluca Lazarovici. 2) Associazione socio-culturale Romeno-Moldava di Treviso, vicepressidnete Florentina Rosioru. 3) Asd Cultura Fisica, Camposampiero, Padova; presidente Dumitru Ilinca. 4) Associazione Culturale Romena Decebal-Traian, San Donà di Piave, Venezia; presidente Danut Saboanu; 5) "Europa" - Associazione Socio-Culturale Romeno-Italiana, Cervignano del Friuli, Udine; presidente Iorgu Iordache.

Fonte: Il Gazzettino.

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