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martedì 7 luglio 2009

9 immigrati tra le 22 vittime

Funerali a Viareggio, Napolitano: ''Bisogna fare chiarezza sul disastro''
Dure parole anche dall'arcivescovo. Grande commozione e qualche malore.

"Si deve fare chiarezza prima ancora di verificare se ci sono delle responsabilità": lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, lasciando l'Ospedale della Versilia dove ha incontrato - dopo i funerali di stamattina - i feriti del tragico incidente alla stazione. "Bisogna fare chiarezza - ha ribadito il presidente - su quello che è accaduto per poter trarre delle conclusioni anche per quello che riguarda nuove norme di sicurezza".

L'arcivescovo di Lucca. non solo fatalità

Anche l'arcivescovo di Lucca, monsignor Italo castellani, che ha celebrato il rito funebre, era stato chiaro nella sua omelia: "Il fuoco che ha distrutto tutto nella tragica notte della strage di Viareggio è sembrato il visibile di un non-senso alimentato certamente non solo dal caso e dalla fatalità".
Poi l'arcivescovo ha salutato anche la comunità magrebina, alla quale appartenevano sette vittime, una comunità che "si sente a pieno titolo parte viva della città". E infine, con "Viareggio risorgi più bella" ha chiuso, tra gli applausi, l'omelia.

Due ali di folla per l'ultimo saluto

Un ultimo saluto privato dei parenti delle vittime di via Ponchielli nella camera ardente allestita nel Palazzetto dello sport di Viareggio – dove in un giorno si sono recate più di 30mila persone - e poi il trasferimento allo stadio dei Pini per il funerale. Ad accogliere il corteo funebre fuori dal Palasport 2 striscioni con scritto "Ciao Luca ti ricorderemo come il bambino dai capelli rossì" e "Con Lorenzo e Iman se ne va un pezzetto del nostro cuore". E due ali di folla che hanno tributato lunghi applausi alle vittime, e seguito il corteo funebre fino allo Stadio. Ad aprire il corteo i Gonfaloni di Comune, Provincia e Regione. Appena dietro, le bare delle sorelle Ilaria e Michela Mazzoni, seguite dalla piccola cassa bianca di Luca Piagentini, il bambino di cinque anni morto ustionato davanti alla propria casa in un'auto. Poi le rimanenti 12 trasportate a spalla dai soccorritori di via Ponchielli, e i parenti delle vittime che seguito in maniera composta e silenziosa il lento andare.

L'arrivo del corteo funebre allo stadio

Una volta allo stadio, ad accogliere il corteo, le bandiere dell'Italia listate a lutto e un grande striscione con su scritto "29.06.09 con rabbia e dolore Viareggio vi porterà nel cuore". Prima dell'ingresso nell'arena un minuto di silenzio. E poi un lungo, forte, commosso applauso della folla mentre i nomi di tutte le vittime venivano letti nell'ordine della sfilata delle bare. Lo Stadio dei Pini era affollatissimo fin dalle prime ore del mattino. Al centro del campo è stato allestito un palco coperto, con l'altare dove il vescovo di Lucca, Italo Castellani, ha celebrato la messa solenne. Sotto la gradinata riservata a stampa, parenti e autorità, sono stati allineati i gonfaloni dei molti Comuni che oggi partecipano alle esequie. Lungo la gradinata riservata ai cittadini è invece stato srotolato un lunghissimo striscione, su cui si leggeva "Angeli del cielo, vegliate da lassù, fate che questo non accada più". Ma anche fuori dello Stadio c'era molta gente: una folla di persone ha seguito le esequie da un maxischermo.

Grande dolore e commozioni, molte persone colte da malore

Il dolore e la commozzione è stata grandissima. Diverse persone sono già state portate fuori in barella perché colte da malore. Immediato l'intervento dei tanti volontari della Misericordia che hanno allestito una tenda di pronto soccorso proprio vicino al campo. Altri volontari hanno distribuito bottigliette d'acqua a causa dell'alta temperatura e del forte tasso di umidità.

Tra le autorità anche il presidente della Repubblica

Tra le autorità presenti ai funerali il sindaco di Viareggio Luca Lunardini, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il presidente del Senato Renato Schifani, quello della Camera Gianfranco Fini, i ministri Renato Brunetta, Andrea Ronchi e Altero Matteoli, il vicepresidente del Senato Vannino Chiti, il prefetto Carmelo Aronica, il presidente della Provincia Stefano Baccelli, il presidente della Regione Toscana Claudio Martini, e due viareggini doc come il commissario tecnico della Nazionale Marcello Lippi, e il designatore arbitrale Pierluigi Collina.

9 immigrati tra le 22 vittime

Siamo noi che dobbiamo aver paura degli immigrati o sono loro che devono temere le "meraviglie" di un paese che fa parte del G8 come l'Italia? La domanda è d'obbligo quando - al primo bilancio - si deve constatare che un terzo delle vittime del disastro ferroviario di Viareggio - sono starniere: 7 marocchini, una romena e un'ecuadoregna. Sabato mattina la comunità islamica di Viareggio ha salutato (foto) le 7 vittime marocchine prima del rimpatrio delle salme su un aereo messo a disposizione dal re del Marocco. Una delle bare è piccola e bianca, quella di Iman Ayad, 3 anni. L'imam di Viareggio, Abderrahname Laala, ha pronunciato una preghiera per i fedeli, un centinaio di uomini, rivolti verso la Mecca. A cento metri di distanza, le donne della comunità, tutte con il capo coperto dal velo, hanno seguito la breve e commovente funzione.
Le altre due vittime straniere, invece, sono nella camera ardente allestita nel palasport di Viareggio: sono Olivia Magdalena Cruz, ecuadoregna, e quella di Ana Habic, romena.

07/07/09
Fonte: Il Salvagente

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