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martedì 7 luglio 2009

Il nuovo cinema rumeno tanto amato a Cannes

domenica 5 luglio 2009

Colleziona premi nei festival di mezzo mondo, ma in particolare è adorato a Cannes il nuovo cinema rumeno. Ultimo film in ordine di tempo ad aver vinto nella città della Croisette, è “Poliţist, adjectiv” del 33enne Corneliu Porumboiu, che a Cannes di premi ne ha ottenuti addirittura due. Ė la storia di un giovane poliziotto che pedina un adolescente accusato da un coetaneo di spacciare hashish: effettuare l'arresto provocherà nel detective una crisi di coscienza. L'opera è una prova di maturità per Porumboiu, che a Cannes aveva già vinto nel 2006 con “A est di Bucarest”, film d'esordio, commedia ironica e pungente sulla rivoluzione che nel 1989 ha detronizzato Ceuşeascu (la traduzione letterale del titolo rumeno è: 'c'è stata o non c'è stata?').

Ricorda Umberto D. Dante Remus Lazarescu, 63 anni, protagonista di “La morte del signor Lazarescu”, film del 2005 di Cristi Puiu che fotografa l'odissea di un uomo anziano e solo da un ospedale all'altro nella piovosa notte di Bucarest. C'è chi ha paragonato il nuovo cinema rumeno al neorealismo italiano: i tratti in comune sono tanti, innanzitutto il contesto da cui nasce, la libertà ritrovata e la 'ricostruzione' dopo i bui anni di regime. Ecco cosa dice a proposito Porumboiu, in un'intervista rilasciata lo scorso aprile alla rivista “Osservatorio sui Balcani”: “Non si tratta di una nuova onda, almeno non in termini programmatici. Non abbiamo nessun dogma comune. Al tempo stesso vedo che condividiamo uno stesso gusto cinematografico. Facciamo un tipo di cinema che proviene dalla vita reale, con personaggi che solitamente non vengono trattati, film che parlano della Romania di oggi... Soprattutto direi che cerchiamo di non mistificare, diversamente da quanto avveniva prima della rivoluzione”.

E la Romania di oggi è ovviamente anche immigrazione e voglia di fuggire. “Le ragazze italiane” di Napoleon Helmis (2004) è la storia di due sorelle che lasciano il loro villaggio per andare in Spagna, dove da illegali raccolgono fragole. Al loro ritorno, fingeranno di essere state in Italia. Sulla stessa lunghezza d'onda “Occident”, primo lungometraggio dell'ormai celebre Cristian Mungiu, premiato con la Palma d'Oro 2007 per “4 mesi, 3 settimane, 2 giorni”, film che ha avuto un notevole successo anche in Italia e costato meno di 600.000 euro. Quello di Mungiu non è un caso isolato, il cinema rumeno fa di necessità virtù e trasforma gli stretti vincoli di bilancio nei punti di forza di una cinematografia senza effetti speciali, un linguaggio diretto, trame semplici e intrecci fantasiosi, storie piene di tenerezza e amarezza, caratteristiche queste che la pongono, accanto a quella iraniana e sudcoreana, tra i fenomeni più originali e innovativi degli ultimi anni.

È un cinema attuale che si interroga sul passato e cerca di gettar luce sui momenti bui della dittatura comunista. Lontane dalla storia con la 's' maiuscola, le nuove pellicole rumene cercano invece vicende di periferia e provincia, vite sommerse e dimenticate. Come “I racconti dell'età dell'oro” (2009), film collettivo, cinque episodi e altrettanti registi, uno dei quali è proprio Mungiu, che riesuma leggende urbane degli ultimi anni dell''età dell'oro' di Ceuşeascu con comicità e surrealismo.

I registi della 'nouvelle vague' rumena fin qui citati hanno tutti 30-40 anni, sono la generazione del baby-boom, quella nata dopo la proibizione dell'aborto del 1966 (tema da cui prende spunto ”4 mesi 3 settimane 2 giorni”), autori usciti quasi tutti dall'Accademia di Arte Teatrale e Cinematografica di Bucarest che hanno esordito appena ventenni. Da ricordare ancora: Cătălin Mitulescu, Ruxandra Zenide, Peter Călin Netzer, Tudor Giurgiu, Radu Munteanu e Cristian Nemescu, che ha diretto “California Dreamin'” (2007), morto appena ventisettenne in un incidente d'auto senza portare a termine l'opera, dalle atmosfere gitane à la Kusturica, ambientata in un piccolo villaggio rumeno durante la guerra in Kosovo. Opera ovviamente premiata a Cannes.

Le Perle del nuovo cinema rumeno:
4 mesi 3 settimane 2 giorni di Cristian Mungiu, 2007
A est di Bucarest di Corneliu Porumboiu, 2006
California Dreamin' di Cristan Nemescu, 2007
La morte del Signor Lazarescu di Cristi Puiu, 2005
Love Sick di Tudor Giurgiu, 2006
Marilena de la P7 di Cristian Nemescu, 2006
Nunta mută di Horatiu Mălăele, 2008
Poliţist, adjectiv di Corneliu Porumboiu, 2009

Fonte: Romania Dreamin'

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