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martedì 7 luglio 2009

Pirateria. L'equipaggio del Buccaneer: 10 italiani, 5 romeni e un croato ostaggi dei pirati somali

Inserito il 05 luglio 2009 Esteri

Grazie a numerose ricerche e contatti ora si conoscono anche i nomi di quattro dei cinque ostaggi romeni dei pirati somali che sono: il capo ingegnere Nicusor Marinescu, Adrian Gilca, Diving Officer, il montatore George Dorel, operatore e conducente Marius Aragea e sono tutti di Constanta. Del quinto marinaio romeno invece si conosce solo la citta d'origine che e Bucarest. Sono tutti di eta compresa tra i 28 e i 35 anni.

Era l'11 aprile 2009 quando i pirati somali assaltarono e catturarono il rimorchiatore, battente bandiera italiana, 'Buccaneer' con a bordo sedici marinai di equipaggio di cui 10 italiani, un croato e 5 romeni. L'imbarcazione era in navigazione nel Golfo di Aden proveniente da Singapore e stava trainando 2 zattere vuote. La nave appartiene alla 'Micoperi Marine Contractors' una societa italiana con sede a Ravenna in Italia. Societa specializzata nella costruzione di impianti portuali a mare, gasdotti sottomarini e installazione per il trasporto di petrolio e di gas. Dopo i primi contatti, stabiliti attraverso il governo del Puntland, per ottenere soprattutto la liberazione dei marinai tenuti in ostaggio a bordo della nave, sembra che le trattative si siano arenate o finite in un vicolo cieco per poi , avere una spinta in avanti negli ultimi 5 giorni. La 'gang del mare' che ha catturato l'imbarcazione italiana fin dall'inizio e sembrata mostrare enorme interesse a cio che trasportava il rimorchiatore come se cercasse qualcosa in particolare. Da subito pero, in molti si sono affrettati a portare avanti la tesi che il sequestro era stato compiuto, come tanti altri, per poi chiedere un riscatto. L'obiettivo quindi sarebbe stato ottenere un riscatto per l'equipaggio e per la nave. Allora perché non pagarlo e chiudere in fretta la partita? Ed invece da allora sono trascorsi quasi 3 mesi senza un nulla di fatto. Nel frattempo nelle 16 famiglie dei marittimi rapiti dai pirati somali si consuma un dramma quasi nel piu assoluto silenzio mediatico e istituzionale. Un silenzio inspiegabilmente voluto sia dalla societa armatrice sia dal ministero degli Esteri italiano. I familiari, che sono angosciati e tormentati da questa vicenda, vivono le loro giornate in un perenne stato di ansia. A disturbare la loro quotidianita e il pensiero che i loro mariti, i loro figli, i loro fratelli, i loro padri sono ostaggi dei pirati in Somalia. Sedici lavoratori vittime del fenomeno della pirateria che da anni impazza nel mare del Corno d'Africa. Gente che era andata in quei luoghi solo per i soldi che servivano per le loro famiglie. Finora era stato possibile conoscere solo i nomi dei 10 marittimi italiani: Ecco i loro nomi: 1 ) Mario Iarloi, comandante, iscritto alla Capitaneria di porto di Ortona (Chieti); 2 ) Mario Albano, primo ufficiale di coperta, iscritto alla Capitaneria di Porto di Gaeta (Latina); 3 ) Tommaso Cavuto, secondo ufficiale di macchina, iscritto alla Capitaneria di Porto di Ortona (Chieti); 4 ) Ignazio Angione, direttore di macchina, iscritto alla Capitaneria di Porto di Molfetta (Bari); 5 ) Vincenzo Montella, marinaio, iscritto alla Capitaneria di porto di Torre del Greco (Napoli); 6 ) Giovanni Vollaro, marinaio, iscritto alla Capitaneria di porto di Torre del Greco (Napoli); 7 ) Bernardo Borrelli, marinaio, iscritto alla Capitaneria di porto di Torre del Greco (Napoli); 8 ) Pasquale Mulone, marinaio, iscritto alla Capitaneria di Porto di Mazara del Vallo (Trapani); 9 ) Filippo Speziali, marinaio, iscritto alla Capitaneria di Porto di San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno); 10 ) Filomeno Troino, cuoco, iscritto alla Capitaneria di Porto di Molfetta (Bari). Del croato invece, si conosceva solo che era uno studente di Fiume, che aveva 25 anni e si era imbarcato sul Buccaneer come elettricista. Ora grazie a numerose ricerche e contatti si conoscono anche i nomi di quattro dei cinque ostaggi rumeni che sono: il capo ingegnere Nicusor Marinescu, Adrian Gilca, Diving Officer, il montatore George Dorel, operatore e conducente Marius Aragea e sono tutti di Constanta. Del quinto marinaio romeno invece si conosce solo la citta d'origine che e Bucarest. Sono tutti di eta compresa tra i 28 e i 35 anni. Hanno lasciato in volo la Romania per Singapore e li si sono imbarcati il 20 febbraio scorso sulla nave italiana. I loro contratti di lavoro sono stati conclusi attraverso il consolato italiano tra il loro datore di lavoro, Adrian Andrusca, della societa 'Crusche Crewing della citta di Ovidiu, e la societa armatrice italiana 'Micoperi'. Ed e ora Andrusca che tiene i contatti, per conto delle famiglie dei marinai romeni, con la Farnesina e la Micoperi. Per quanto ci e dato sapere i familiari dei 5 marittimi romeni sanno che le autorita italiane hanno istituito un comitato di crisi, e che stanno trattando con i rapitori per negoziare il rilascio della nave e dell'equipaggio. Sono circa 40mila, di cui 20mila su navi passeggeri, i romeni imbarcati su navi in tutto il mondo. Sebbene la Romania abbia una grande tradizione marinara alle spalle, attualmente la sua flotta commerciale, una volta al terzo posto nella classifica mondiale, e oggi di appena 5 unita navali. La sua attivita marittima ha subito un drastico taglio dopo il 1989 con la rivolta popolare che porto alla fine della dittatura e l'avvento della democrazia. Trattandosi di popolo, quello romeno, che ha subito una grave crisi economica e sociale post dittatoriale, in molti attratti da allettanti stipendi si sono imbarcati su navi che transitano nelle acque del Corno d'Africa, tristemente note per il fenomeno della pirateria. Ed ecco che dopo la comunita filippina, con oltre 100 marittimi nelle mani dei pirati e ucraina, con una ventina, quella dei marittimi romeni con i suoi 16 marinai ostaggi dei pirati, e tra le piu colpite dal fenomeno della pirateria.
Ferdinando Pelliccia

Fonte: Libero Reporter.

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