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giovedì 9 luglio 2009

Badanti, "Regolarizzazione selettiva" Nel mirino di datori di lavoro stranieri


ROMA - Arriva la "regolarizzazione selettiva"
di colf e badanti, comprese quelle italiane e comprese quelle che vengono messe a contratto da datori di lavoro stranieri, ma a patto che questi siano soggiornanti in Italia da lungo tempo.

E' questa la prima intesa emersa, dopo una lunga riunione, tra il ministro dell'Interno Roberto Maroni e quello del Welfare Maurizio Sacconi mentre è ancora allo studio lo strumento legislativo più adatto con il quale tradurla in legge. Tra le ipotesi, quella di un provvedimento dell'esecutivo, ma non un 'decreto-flussi', o anche quella di un emendamento che potrebbe essere presentato al decreto anti-crisi in discussione a Montecitorio e che andrà in Aula il 20 luglio.

Le norme sulle quali c'è la quadra nella maggioranza, dovrebbero comunque entrare in vigore a partire da settembre con una formula che dovrebbe essere quella della "regolarizzazione selettiva dei rapporti di lavoro domestici".

Misure che riguarderanno sia le colf che le badanti data la difficoltà a distinguere i due ruoli e dovrebbero avere comunque un costo per chi intenda regolarizzare.
La soluzione frutto dell'intesa tra Viminale e ministero del Welfare consente così, al contempo, di chiudere la vicenda aperta nei giorni scorsi dal sottosegretario Carlo Giovanardi, rassicurare la Lega ed evitare il rischio per la maggioranza di andare a ranghi sparsi in Parlamento dove, sia alla Camera che al Senato, sono stati presentati emendamenti per la regolarizzazione, da un lato al decreto anticrisi e dall'altro al ddl lavoro.

Il Carroccio e diversi esponenti del Pdl, infatti, si sono dimostrati in questi giorni allarmati dal proliferare di iniziative bipartisan o che si prospettano come tali in materia sia alla Camera che al Senato. Dopo l'emendamento di ieri di quattro deputati 'finiani' al decreto anti-crisi, oggi arriva quello 'parallelo' di un gruppo bipartisan di senatori (Pd, Udc, Radicali, Pdl), che chiedono la regolarizzazione di 360mila lavoratori rimasti esclusi dai decreti flussi 2007 e 2008.

Iniziativa criticata dal capogruppo della Lega Federico Bricolo, ma sulla quale anche il presidente dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri (come ieri Fabrizio Cicchitto sull'emendamento dei 'finiani') prende posizione invitando ad evitare i "trasversalismi".

Il testo del governo dovrebbe avere l'effetto di sedare le fibrillazioni nella maggioranza, mettendo al contempo un punto sulla questione anche per la promulgazione del pacchetto sicurezza, approvato dal Parlamento il 2 luglio ma che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano non ha ancora firmato.

Fonte: La Repubblica

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