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domenica 28 febbraio 2010

Campo vietato, la sfida dei romeni: «Ce lo giochiamo con la Padania»


la storia
Campo vietato, la sfida dei romeni: «Ce lo giochiamo con la Padania» A San Giorgio in Bosco niente impianto alla squadra di stranieri

La squadra di Alleanza Romena (archivio)

SAN GIORGIO IN BOSCO (Padova)— Sono stati cacciati dal campo da calcio, perché il sindaco Roberto Miatello ha vietato loro di giocare a pallone nello stadio comunale di San Giorgio in Bosco. Hanno fatto denuncia all'ufficio anti-discriminazioni razziali di palazzo Chigi a Roma, che invierà un loro ispettore. E per ribadire come, secondo il loro punto di vista, lo sport sia stato affossato dal razzismo, due sabati fa hanno giocato una partita con il lutto al braccio (vinta 2-0, per la cronaca). Ora chiedono che la questione si chiuda dove (e perché) è cominciata: sul campo da gioco.

Alleanza romena contro Padania. E' questa la sfida che lanciano. Alleanza Romena sfida la formazione della Lega Nord e in palio mette il campo da calcio di San Giorgio in Bosco. In caso di sconfitta i romeni faranno decadere ogni denuncia e ogni richiesta di giocare a pallone in quel comune, dove ha sede l'associazione del presidente della squadra romena Adrian Teodorescu. «Se un problema non si può risolvere per via istituzionale, allora proviamo a risolverlo per via sportiva — spiega il presidente di Alleanza romena— vorremo affidare l'esito della questione del campo ad una partita amichevole, in cui intendiamo confrontarci con la Lega Nord».

Questa è la scommessa: «Se perdiamo ci rassegneremo e ritireremo qualsiasi opposizione per il campo da calcio— dice Teodorescu— ma se vinciamo il sindaco di San Giorgio in Bosco dovrà darci gratuitamente l'uso del campo anche per i prossimi campionati. E la Lega si impegnerà a ad avere un atteggiamento di apertura e accoglienza verso la comunità romena». Il guanto è stato lanciato. Verrà raccolto? Maurizio Conte, segretario provinciale del Carroccio, dice: «Siamo abituati a correre per altre cose, ci troveremo svantaggiati — spiega — sicuramente c'è una provocazione, una sfida un po' goliardica: sarà sempre il sindaco a decidere la destinazione finale del campo. Io sto con Bobo». Bobo non è l'ex bomber Vieri, ma il sindaco Renato « Bobo » Miatello, «convocato» (si fa per dire) in panchina da Alleanza romena. «No — ribadisce il primo cittadino— ho detto no e resta no. Ho i motivi tecnici di inagibilità del campo, anche se ci giocano altre otto squadre, e altre cose a cui pensare». Niente partita, dunque? «L'ho sempre detto: non trovo l'utilità di una squadra di soli romeni, per l'integrazione, che tra l'altro non risiedono nemmeno a San Giorgio in Bosco». Ma poi magari a una squadra di «padani» verrà in mente di tirare giù gli scarpini dal chiodo e raccogliere la sfida. Chissà
Martino Galliolo
27 febbraio 2010
Fonte: Corriere del Veneto.

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