A dare origine al rogo una candela lasciata accesa
L'incendio si è sviluppato martedì sera nella ex zona Falck di Sesto San Giovanni, alle porte di Milano. La vittima è un ragazzino che viveva nell'edificio
Milano, 24 set. (Adnkronos/Ign) - Un ragazzo romeno di 14 anni è morto nell'incendio che si è sviluppato ieri sera in un edificio dismesso nell'ex area Falck di Sesto San Giovanni, comune alle porte di Milano. Secondo gli investigatori, sarebbe una candela dimenticata accesa la causa più probabile del rogo.La struttura era abitata da nomadi, circa una trentina, che sono riusciti a mettersi in salvo. Non ce l'ha fatta, invece, il 14enne morto nel sonno, probabilmente prima stordito dal fumo poi ucciso dal fuoco. Né il fratello, con il quale viveva, è riuscito a fare nulla contro le fiamme che hanno distrutto il locale. Domani l'autopsia.I carabinieri stanno cercando di ricostruire ogni particolare dell'incendio che si è sviluppato poco dopo la mezzanotte. Il fratello della vittima, insieme agli altri nomadi, è stato sentito dagli inquirenti. "La morte di un bambino per cause accidentali pesa sempre sulla coscienza collettiva di una società, il cui indice di civiltà compiuta subisce indubbiamente un duro contraccolpo", sottolinea dopo la tragedia il sociologo Antonio Marziale, presidente dell'Osservatorio sui Diritti dei Minori.
Fonte: Adnkronos Ign.
L'incendio si è sviluppato martedì sera nella ex zona Falck di Sesto San Giovanni, alle porte di Milano. La vittima è un ragazzino che viveva nell'edificio
Milano, 24 set. (Adnkronos/Ign) - Un ragazzo romeno di 14 anni è morto nell'incendio che si è sviluppato ieri sera in un edificio dismesso nell'ex area Falck di Sesto San Giovanni, comune alle porte di Milano. Secondo gli investigatori, sarebbe una candela dimenticata accesa la causa più probabile del rogo.La struttura era abitata da nomadi, circa una trentina, che sono riusciti a mettersi in salvo. Non ce l'ha fatta, invece, il 14enne morto nel sonno, probabilmente prima stordito dal fumo poi ucciso dal fuoco. Né il fratello, con il quale viveva, è riuscito a fare nulla contro le fiamme che hanno distrutto il locale. Domani l'autopsia.I carabinieri stanno cercando di ricostruire ogni particolare dell'incendio che si è sviluppato poco dopo la mezzanotte. Il fratello della vittima, insieme agli altri nomadi, è stato sentito dagli inquirenti. "La morte di un bambino per cause accidentali pesa sempre sulla coscienza collettiva di una società, il cui indice di civiltà compiuta subisce indubbiamente un duro contraccolpo", sottolinea dopo la tragedia il sociologo Antonio Marziale, presidente dell'Osservatorio sui Diritti dei Minori.
Fonte: Adnkronos Ign.
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