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lunedì 8 settembre 2008

Scuola: In Lombardia, più bocciati e stranieri

Il direttore generale Dominici: il sistema regionale è «rigoroso e multietnico». Alto l'abbandono, tra il 23 e il 25 per cento
Alla riapertura dei cancelli delle scuole lombarde, il direttore generale dell'ufficio scolastico regionale Anna Maria Dominici ha tracciato un ritratto del sistema scolastico lombardo che ha definito «rigoroso e multietnico». Questi i dati presentati: l'8% degli studenti lombardi non ha superato l'esame di maturità (contro il 6,8% in Italia) e 121.826 sono gli stranieri iscritti nel 2007/08, pari all'11,26% contro il dato nazionale che è fermo al 6,4%. L'esercito degli studenti lombardi, nell'anno scolastico 2007/08, è di oltre un milione di ragazzi che, zaino in spalla, affollano le classi dei 1305 istituti presenti in regione (una media di 21,32 studenti per classe).
La presenza di alunni stranieri è in costante crescita (121.826 nelle statali e 15.659 nelle private). Anche l'anno scorso, infatti, la scuola statale ha registrato un +1,19%, attestandosi a quota 11,26%, con punte più alte in alcune province. È il caso di Mantova, prima per presenza percentuale di studenti non italiani (16,03%), seguita da Brescia (14,31%) e Cremona (13,50%). Milano è solo sesta con 46.169 stranieri, pari all'11,15%, con 3.568 nuovi ingressi rispetto al 2006/07. Le nazioni più rappresentate in Lombardia sono Marocco, Albania, Romania ed Ecuador, mentre a Milano svettano gli ecuadoriani, seguiti da romeni, filippini e albanesi. Nonostante le cifre, «è molto limitato il numero di classi con particolare concentrazione di ragazzi stranieri», ha affermato Dominici che ha escluso l'esistenza di «classi ghetto». «Certo ci sarebbe bisogno di più facilitatori linguistici», ha precisato. I mediatori sono infatti 230 in Lombardia, di cui 98 a Milano.
La rigorosità della scuola lombarda traspare invece dai risultati degli ultimi esami di maturità. La somma dei non ammessi (4,5%) e di chi non ha superato la prova (3,5%) dà un 8%, ben più alto della media nazionale, che ha registrato un 6,8%, e del risultato dello scorso anno (6,4%). Anche per quanto riguarda le eccellenze, 100 e 100 con lode, i risultati non rispettano quanto rilevato nel resto del Paese. I migliori esiti sono stati ottenuti solo dal 5,1% dei maturandi contro il 7,5% italiano. Stesso discorso vale per i non ammessi alla classe successiva nelle scuole superiori - percentuale sempre più elevata rispetto alla media nazionale - così come di chi ha un giudizio sospeso. In questo caso le materie ostiche sono la matematica (con percentuali che arrivano vicino al 50% dei giudizi sospesi) e lingue (oltre il 30%).
Altra criticità lombarda è l'alta percentuale di abbandono scolastico che, secondo l'assessore regionale all'Istruzione Gianni Rossoni, si attesta tra il 23 e il 25%. Intanto, al suono della campanella, gli studenti trovano ad accoglierli, oltre alle novità introdotte dal ministro Mariastella Gelmini, 101.861 professori e 11.444 insegnati di sostegno per i 22 mila ragazzi disabili. In particolare, per quanto riguarda le scuole superiori, saranno oltre 32 mila gli studenti che frequenteranno il primo anno di un istituto tecnico (39,78% del totale), più di 18 mila un istituto professionale (22,53%), 17 mila un liceo scientifico (20,93%) e quasi cinquemila un classico (5,77%).
Fonte:Corriere.it

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