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mercoledì 17 settembre 2008

Il "new deal" all'italiana

Caro direttore,
sì, dopotutto hanno ragione quelle persone le quali sostengono che da dopo le elezioni in Italia si respira un clima nuovo, un clima di cambiamento, che il Paese abbia ripreso a correre ecc..
E' proprio vero, siamo in un "new deal", il nuovo corso degli USA di Roosevelt post-depressione. Il problema è che questa "rivoluzione" ha portato l'Italia sì a correre, ma a marcia indietro. Tralasciamo per un attimo l'aspetto economico, sul quale ci sarebbe comunque da mostrare cifre impietose, e concentriamoci su quello prettamente civile: si va da alcuni governanti che cercano di riabilitare la RSI agli omosessuali pesantemente insultati a Roma, dai provvedimenti razzisti per risolvere il problema sicurezza a gente che si sente in diritto di uccidere a sprangate un ragazzo italoafricano con frasi e stile degne del peggior Ku Klux Klan. Sì, è questa la nuova atmosfera italiana: l'abile campagna mediatica, promossa da chi ci governa, che tende ad identificare nell'immigrato e più in generale nel "diverso" una delle cause principali di tutti i malesseri italiani sta dando i suoi frutti. Poi, chissenefrega se gli stipendi e le pensioni continuano a perdere potere d'acquisto, chissenefrega se la gente continua a morire sui luoghi di lavoro, chissenefrega se gli ultras si credono i padroni dell'Italia. Tanto, l'importante è che gli "sporchi immigrati", quelli che fanno i lavori che nessun italiano si sognerebbe più di fare, siano ricacciati nel loro paese d'origine o rinchiusi in galera oppure, esasperando il concetto, spediti a miglior vita, visto che sono loro la parte malata della società, e il resto è tutto rose e fiori. Sì dai, andiamo avanti così: prendiamo provvedimenti populisti e dunque solamente di facciata per far finta di risolvere i problemi, sottolineiamo al telegiornale che il rumeno X ha ucciso la tal persona ma non accenniamo nemmeno che il rumeno Y è morto cadendo in cantiere, facciamo i duri con i bambini rom ma caliamo le braghe con gli ulras-elettori. Continuiamo così, siamo sicuramente sulla strada giusta verso la definitiva rovina.
Cordialmente
Domenica 14 Settembre 2008
(Marco Regazzoni)
Fonte: Verese News.

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