Sabato 30 gennaio nei giardinetti di Via Vibò, periferia Nord di Torino, moriva Giorgio Munteanu, giovane rumeno di 15 anni ucciso con una coltellata alla gola perchè si era rifiutato di dare il suo telefono cellulare agli aggressori. In questi giorni, giornali e telegiornali, hanno affrontato la questione nei modi più svariati, evocando antichi fantasmi (bullismo, razzismo…) e sostenendo l’invivibilità del quartiere.
Ieri, martedi 2 febbraio, i ragazzi di Borgo Vittoria insieme alla parrocchia Nostra Signora della Salute, hanno organizzato una fiaccolata in memoria di Giorgio. Volevano ricordarlo ma volevano anche ribadire che il quartiere è vivo, non è indifferente ad una morte così assurda, vuole riprendersi quegli spazi pubblici attraverso l’aggregazione di giovani che devono vivere il territorio.
Il parroco, don Danilo Magni, ricordava l’importanza dell’incontro, che genera fiducia, e scaccia paura e solitudine.
Casa Acmos c’era, in rappresentanza di tutto il movimento.
Fonte: Acmos
lunedì 8 febbraio 2010
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