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domenica 20 novembre 2011

Al nuovo Governo chiediamo la fine delle restrizioni per i cittadini rumeni e bulgari nel mercato del lavoro

EUROPEI PER L’ITALIA: AL NUOVO GOVERNO CHIEDIAMO LA FINE DELLE RESTRIZIONI PER I CITTADINI RUMENI E BULGARI NEL MERCATO DEL LAVORO

Alla fine del mese dello scorso mese di Gennaio , il Governo italiano ha deciso di avvalersi , per tutto l’anno in corso, della possibilità di limitare il libero accesso al mercato del lavoro per i cittadini rumeni e bulgari. Infatti, per tutto il 2011 funzionerà quindi ancora il sistema a doppio binario. Le assunzioni sono liberalizzate nei settori con più richiesta di manodopera: agricoltura, turistico-alberghiero, domestico e di assistenza alla persona, edile, metalmeccanico, dirigenziale e altamente qualificato, stagionale. In questi casi si possono stipulare i contratti di lavoro direttamente, come se si assumessero lavoratori italiani.

In tutti gli altri settori, chi vuole assumere un rumeno o bulgaro deve chiedere un’autorizzazione allo Sportello Unico per l’immigrazione. Non sono comunque previsti tetti numerici e il sistema vale solo per la prima assunzione, quindi chi è già assunto regolarmente in Italia può cambiare posto senza autorizzazioni.

Questa situazione, a nostro giudizio deve finire, e pertanto chiediamo al nuovo governo e al Primo ministro incaricato, Prof.Sen Mario Monti, di aprire totalemente il mercato del lavoro anche ai cittadini romeni e bulgari , facendoli divenire cittadini europei a pieno titolo. La nostra posizione, è supportata anche dalla recente relazione della Commissione Europea, che dimostra il positivo impatto nel mondo del lavoro dei cittadini neo comunitari. Dalla Relazione , che invita i Paesi a togliere ogni forma di restrizione, emerge anche che la  libera circolazione dei lavoratori rumeni e bulgari sul PIL a lungo termine dell'UE, ha portato ad un aumento dello 0,3% circa nei paesi UE-27 (0,4% nei paesi UE-15).
www.europeiperlitalia.it
info@europeiperlitalia.it

Inoltre:
Europei per l’Italia: Sì ad una legge d’iniziativa popolare per assicurare il pieno diritto al voto per i cittadini comunitari

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