Intende rimanere "estremamente attento a tutte le disposizioni sull'attuazione di queste misure''
Il commissario europeo per Giustizia, libertà e sicurezza, Barrot: ''Nessuna raccolta sistematica di impronte, solo extrema ratio per identificare le persone prive di documento". Il ministro dell'Interno Maroni:"Dopo il censimento, accompagnamento coatto minori a scuola"
Bruxelles, 4 set. - (Adnkronos/Aki) - Il pacchetto di misure adottato dal governo italiano per far fronte all'emergenza dei nomadi in Italia non viola le norme Ue. Lo ha detto a Bruxelles Michele Cercone, il portavoce del commissario europeo per Giustizia, libertà e sicurezza, Jacques Barrot. Rispondendo a chi chiedeva se la Commissione europea avesse concluso la valutazione del rapporto che il governo italiano ha inviato a Bruxelles lo scorso 1 agosto, il portavoce ha sottolineato che "né ordinanze, né le linee direttrici, né le condizioni di esecuzione, autorizzano la raccolta di dati relativi all'origine etnica o religiosa delle persone censite". In questo contesto, ha aggiunto Cercone, in Italia "non c'è nessuna raccolta sistematica delle impronte digitali" nei campi nomadi. E soprattutto "la presa di impronte digitali ha il solo fine di identificare le persone quando non sono in possesso di un documento e comunque come extrema ratio" Il portavoce ha quindi riferito che Barrot intende rimanere "estremamente attento a tutte le disposizioni sull'attuazione di queste misure che potranno essergli comunicate" dalle autorità italiane. Ed è proprio in questo contesto che il vicepresidente della Commissione europea "ha chiesto di essere informato al momento opportuno della conclusione di questo censimento, delle condizioni di svolgimento e dei suoi risultati". Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni ha detto che "completeremo il censimento dei minori entro il 15 settembre" e poi "introdurremo l'obbligo di andare a scuola" e "l'accompagnamento coatto".
Fonte: Adnkronos IGN
Il commissario europeo per Giustizia, libertà e sicurezza, Barrot: ''Nessuna raccolta sistematica di impronte, solo extrema ratio per identificare le persone prive di documento". Il ministro dell'Interno Maroni:"Dopo il censimento, accompagnamento coatto minori a scuola"
Bruxelles, 4 set. - (Adnkronos/Aki) - Il pacchetto di misure adottato dal governo italiano per far fronte all'emergenza dei nomadi in Italia non viola le norme Ue. Lo ha detto a Bruxelles Michele Cercone, il portavoce del commissario europeo per Giustizia, libertà e sicurezza, Jacques Barrot. Rispondendo a chi chiedeva se la Commissione europea avesse concluso la valutazione del rapporto che il governo italiano ha inviato a Bruxelles lo scorso 1 agosto, il portavoce ha sottolineato che "né ordinanze, né le linee direttrici, né le condizioni di esecuzione, autorizzano la raccolta di dati relativi all'origine etnica o religiosa delle persone censite". In questo contesto, ha aggiunto Cercone, in Italia "non c'è nessuna raccolta sistematica delle impronte digitali" nei campi nomadi. E soprattutto "la presa di impronte digitali ha il solo fine di identificare le persone quando non sono in possesso di un documento e comunque come extrema ratio" Il portavoce ha quindi riferito che Barrot intende rimanere "estremamente attento a tutte le disposizioni sull'attuazione di queste misure che potranno essergli comunicate" dalle autorità italiane. Ed è proprio in questo contesto che il vicepresidente della Commissione europea "ha chiesto di essere informato al momento opportuno della conclusione di questo censimento, delle condizioni di svolgimento e dei suoi risultati". Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni ha detto che "completeremo il censimento dei minori entro il 15 settembre" e poi "introdurremo l'obbligo di andare a scuola" e "l'accompagnamento coatto".
Fonte: Adnkronos IGN
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