BUCAREST - Le donne romene in Italia lavorano soprattutto come badanti, ma anche nel settore industriale. Lo ha detto oggi il sottosegretario ai rapporti istituzionali del Ministero degli esteri romeno, Natalia Intotero, intervenendo alla tavola rotonda dal tema ''Cittadine del mondo-come le donne vedono l'espatrio'', ospitata ieri e oggi dall'ambasciatore d'Italia a Bucarest, Mario Cospito, nell'ambito del Festival Italiano 2009. Erano presenti delle donne ambasciatore e diplomatiche accreditate a Bucarest.
Ricordando che le connazionali lavorano all'estero per sostenere le famiglie rimaste a casa, la Intotero ha spiegato che quella romena e' una societa' prevalentemente femminile, con il 51% dei circa 22 milioni di abitanti. Il 55% delle donne romene vive negli ambienti rurali, lavorando prevalentemente nell'agricoltura, e il 45% in quelli urbani. La tavola rotonda ''Cittadine del mondo'' e' stata corredata dall'omonima mostra con foto scattate dalle donne italiane espatriate, promossa dall'associazione Expatclic Italia e da Ursula Fait, una guida turistica italiana che ha seguito in Romania il marito che lavora per una multinazionale.
Rilevando la differenza tra l'espatrio e la migrazione di massa, la scrittrice Maria Pace Ottieri, invitata alla tavola rotonda, ha detto all'ANSA che la migrazione andra' avanti per molti decenni, cambiando il mondo occidentale. In Paesi come l'Italia, ''le novita' dell'immigrazione moderna sono i grossi flussi solo di donne, per esempio dalle Filippine o dal Sudamerica'', ha aggiunto la scrittrice.
28/05/2009
Fonte: ANSA.
sabato 30 maggio 2009
Romania: Festival italiano, convegno su donne emigrate
Pubblicato da Catalina Sava alle 11:56
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