Nasce a Napoli l’Asl, la prima associazione di lavoratori immigrati, con un presidente straniero, per iniziativa del Movimento cristiano lavoratori. Presieduta dalla filippina Gina Marasigan, insieme alla segretaria Elena Lyu Xuemei, cinese e al moldavo Andrei Albot, fornirà agli stranieri un servizio di consulenza e di accoglienza il martedì e il giovedì dalle 15 alle 18, in particolare assistenza legale, corsi di lingua italiana, pratiche di ricongiungimento familiare e di richiesta del permesso di soggiorno.
“Un servizio che - ha spiegato Andrei Albot - aiuterà gli stranieri ad orientarsi nella complicata burocrazia italiana”. “Compito delle istituzioni – precisa il presidente provinciale dell’Mcl, Michele Cutolo - è seguire queste persone e garantire loro un minimo di assistenza. Purtroppo il Comune di Napoli non fa abbastanza. Ci sono fasce di popolazione che nell’attuale congiuntura economica tendono inesorabilmente a crescere. Per questo abbiamo deciso di dare vita ad un’associazione di immigrati, fatta da immigrati e con un presidente migrante. Un’ associazione che possa interagire con chi vive da straniero in una città non facile come la nostra”.
Secondo i dati Istat il flusso di stranieri, tra Napoli e Caserta è pari al 6,5% della popolazione, un dato senz’altro rilevante che unito all’aumento del 30% dei bambini stranieri, fotografa la situazione attuale. “La tutela del lavoro – commenta Antonio Palma, docente alla Federico II – è uno dei temi da discutere adesso per evitare che ci siano delle Rosarno anche a Napoli”. Un impegno, quello dell’associazione che continuerà il lavoro dello sportello per immigrati, un compito completamente gratuito svolto dagli operatori stranieri e
non che ha accolto oltre mille pratiche in questi due anni di attività. “Per i documenti e le pratiche di lavoro – spiega la presidente, Gina Marasigan – i tanti stranieri in città arrivano a pagare fino a 1.200 euro ad altri sportelli”.
Secondo la presidente sono oltre 5mila i filippini che lavorano a Napoli tra MacDonald, pizzerie, o fanno da colf e badanti mentre i cinesi, aggiunge la segretaria, Liu Xuemei, conese arrivano a 20mila presenze in città. A conferma di un ruolo sempre più importante degli immigrati nella nostra economia. Per Enrico Lucci, presidente della commissione Trasparenza del Comune “l’attenzione per le tematiche lavorative è elevata in città e proprio dall’Mcl parte un processo di integrazione per Napoli”. Un’integrazione che continuerà con una serie di iniziative messe in campo dall’associazione – da oggi accreditata anche presso Provincia, Prefettura e Comune – come convegni e manifestazioni in difesa dei diritti dei lavoratori.
Fonte: Affaritaliani
lunedì 8 febbraio 2010
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