La tratta degli esseri umani oggi vede anche la Romania come Paese di destinazione. I poliziotti rumeni sono venuti a imparare le buone prassi italiane. A Varese.
VARESE – Varese come modello internazionale di “buone prassi”. È successo oggi, 26 novembre, nella sede dei servizi sociali del Comune in via Orrigoni: una delegazione di poliziotti rumeni è venuta in Italia, in seguito ad un progeto di interscambio finanziato dal Fondo Sociale Europeo per la Romania. Tutto per approfondire come i poliziotti italiani si comportano con le vittime della tratta a scopo di sfruttamento sessuale.
DA PUNTO DI PARTENZA A PUNTO DI ARRIVO
Sì, perché da quando è nell’Unione Europea la Romania ha un po’ di benessere, quindi diventa meta di immigrazione per i paesi vicini. E con i migranti, arrivano anche i problemi che spesso riscontriamo da noi, compresa la tratta di esseri umani. La Romania, oggi, si trova a dover affrontare il fenomeno da tre punti di vista: internamente, da una zona all’altra della Romania, la tratta che porta i Rumeni ad emigrare diventando vittime all’estero e, negli ultimi anni, anche la tratta verso la Romania, come da noi. Ed ecco quindi che le strade e gli appartamenti di Bucarest o Timisoara si riempiono di ragazze straniere (per loro ucraine o asiatiche), costrette a fare “la vita” da sfruttatori sia rumeni che stranieri. Un fenomeno nuovo: ecco dunque perché nel giugno 2009 è partito questo nuovo progetto europeo. La delegazione rumena ha girato già molte località italiane, per apprendere come in Italia si affronta il fenomeno.
L'ITALIA ALL'AVANGUARDIA
È stato scelto il nostro Paese perché la nostra legge per combattere la tratta, l’articolo 18 del testo unico sull’immigrazione, è una delle migliori a livello europeo: permette infatti agli stranieri sfruttati (ragazze costrette a prostituirsi, ma anche disabili costretti a mendicare o cinesi sfruttati per produrre capi contraffatti) di accedere ad un percorso protetto anche senza denunciare. Un vantaggio non da poco, visto il terrore che spesso i criminali ispirano nelle loro vittime. In Romania, invece, prostituirsi è un reato: questo ha impedito la crescita di una rete di comunità o unità di strada che faccia da filtro tra le vittime e la polizia. I poliziotti, quindi, in Romania sono l’unica speranza di aiuto per le ragazze.
Varese è considerato uno degli esempi migliori come capacità di interazione tra forze di polizia e operatori sociali. Per questo oggi, oltre ai poliziotti e, nel pomeriggio, al giudice Giuseppe Battarino, c’erano anche alcuni operatori della Cooperativa Lotta contro l’Emarginazione: la loro è una delle prime realtà ad aver aperto una comunità anche maschile per uomini sfruttati nei vari racket.
Chiara Frangi
Venerdì 26 Novembre 2010
Fonte: Varese Notizie
lunedì 29 novembre 2010
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