di Giusy Andreoli
Carabinieri e ambulanza sul posto
VIGONZA. Senza di lui si è sentita improvvisamente sola. Lo aveva confidato anche a qualche amica. Da quando Gianluca Zaghetto si era impiccato non si dava pace. Ha pianto per giorni. Aveva perfino deciso di tornare a casa, in Romania, per qualche giorno. Ma ieri notte non ce l’ha fatta più e ha scelto di morire allo stesso modo, proprio nel giorno del funerale dell’uomo che amava. Si è legata al collo il filo di una lampada, lo ha fissato al lampadario della cucina e si è lasciata cadere. Sta tutto qui il dramma che ieri notte ha stroncato la vita di Estera Maria Constantinescu, 31 anni, ballerina.
Non c’è stato bisogno che la donna scrivesse alcun biglietto: a testimoniare il motivo del suo gesto estremo c’erano i ritagli del mattino di Padova posati sul tavolo e sul divano. Parlavano della fine di Gianluca, il titolare dell’Isola del Caffè di via Régia, ritrovato domenica sera cadavere nello scantinato del suo locale dai genitori. Anche Gianluca si era stretto un cappio al collo, probabilmente già la notte tra giovedì e venerdì. Infatti aveva raggiunto il bar venerdì alle 2.30 e da allora nessuno lo aveva più visto. Il locale era rimasto chiuso sia venerdì che sabato. Domenica sera la terribile scoperta. Neppure Giancluca ha lasciato uno scritto. Solo tanto dolore, anche perché nel suo caso la scelta è molto più difficile da spiegare. La tragedia di Estera si è consumata probabilmente nella notte o nelle prime ore del mattino. Una vicina di appartamento l’ha sentita parlare fino a tarda ora. A trovarla, poco prima di mezzogiorno di ieri, è stato un amico che era andato a prelevarla per portarla all’aeroporto. Estera, tempo fa, gli aveva lasciato le chiavi di casa perché si prendesse cura dei suoi due gattini quando tornava in Romania.
Ieri mattina l’uomo le ha telefonato più volte per avvertirla che sarebbe passato a prenderla. Non ricevendo risposta è andato in via Bachelet 15. Ha aperto la porta dell’appartamento al primo piano e se l’è trovata davanti, già fredda. «Era distesa a terra» si limita a dire l’uomo, sconvolto. I carabinieri hanno appurato che il cavo non aveva retto a lungo, così la poveretta, ormai morta, era caduta a terra. L’uomo ha comunque immediatamente chiamato i soccorsi, sul posto è giunta un’ambulanza del Suem. Per la giovane rumena, però, non c’era nulla da fare. In via Bachelet, per i rilievi, è arrivata una pattuglia dei carabinieri di Pionca col comandante Massimo Andreozzi. Poco dopo è giunto anche il medico legale, la dottoressa Daniela Sartore, che ha effettuato un primo esame sulla salma. Infine è arrivata la stazione mobile dell’Arma per i rilievi più approfonditi.
La notizia della morte di Estera si è diffusa in fretta nel quartiere. Molte le persone che hanno stazionato sotto il portico, incredule. Qualche vicina ha ricordato che più volte i condomini si erano lamentati di lei per la musica alta e per l’ingresso del palazzo lasciato spesso aperto. Annalisa, la vicina di pianerottolo, esce invece dal palazzo in lacrime. «Dalla morte di Gianluca non era più lei. Era distrutta, aveva gli occhi rossi dal pianto - racconta - Di problemi Estera ne aveva avuti, ma la fine di Gianluca per lei è stata una mazzata. Si domandava perché il suo ragazzo avesse fatto un gesto del genere. Diceva: mi ha lasciata sola, e ora che faccio? Qualche screzio fra noi non può averlo spinto a tanto, c’è stato qualcos’altro. Guardava gli articoli e singhiozzava: “Non si è ucciso per amore della sua ex ragazza, quella era acqua passata, dev’essere accaduto qualcosa”, diceva. E’ indicativo il fatto che non ha incontrato i genitori di Gianluca e che non avrebbe partecipato alle esequie. Quando la madre in Romania lo saprà sarà un dramma».
Un esercente del posto li ricorda così: «Estera e Gianluca stavano insieme da quest’estate, si volevano bene». Arrivano gli amici della giovane donna, arriva la sorella minore Argentina col fidanzato. «Sì, probabilmente la porteremo in Romania per la sepoltura» dice l’uomo. E poi tocca alla sorella portare via i due gattini che Estera teneva in casa.
19 novembre 2010
Fonte: Il Mattino di Padova
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