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mercoledì 16 febbraio 2011

Muore muratore all'Eur colpito da trave di ferro che si era staccata dalla gru

ROMA - Incidente sul lavoro in un cantiere edile di via Paride Stefanini, zona Eur, poco prima delle 15. Un cittadino rumeno di 32 anni A.N. è morto dopo essere stato colpito da una trave che, per motivi in corso di accertamento, si è staccata da una gru. Sul posto gli agenti del commissariato Esposizione.

Secondo la ricostruzione della polizia, l’operaio si stava allontanando quando è stato colpito dalla trave di ferro mossa accidentalmente dalla gru. Il giovane insieme ad altri operai l’aveva da poco posizionata sui supporti di cemento quando per sbaglio è stata azionato il braccio della gru che ha sollevato la trave che l’ha colpito alle spalle. Dagli accertamenti effettuati sembra che l’operaio, assunto dalla ditta quattro mesi fa, indossasse il casco al momento dell’incidente, avvenuto al dodicesimo livello di una delle due torri dell’Eur in costruzione in via Paride Stefanini.
Su proposta del presidente dell’assemblea capitolina, Marco Pomarici, l’aula Giulio Cesare ha osservato un minuto di silenzio in ricordo dell’operaio morto in un cantiere dell’Eur.
«Un’altra drammatica notizia di un operaio morto in un cantiere edile all’Eur, un’altro interrogativo se si potesse evitare l’ennesima tragedia che ha visto il decesso di un lavoratore. Non si può continuare a piangere le morti bianche come fosse un flagello frutto dell’imponderabile. Mentre si accertano le cause dell’incidente è proprio di questi giorni la denuncia del responsabile del servizio di prevenzione della Asl RmC, a cui fa capo il quartiere dell’Eur, circa l’insufficienza del numero di ispettori e di mezzi a disposizione, penalizzati come altri sevizi, dai tagli imposti dal governo che, peraltro, impedisce di utilizzare anche le risorse provenienti dalle attività di accertamento per finanziare le stesse attività di controllo». Lo dichiara, in una nota, il consigliere Paolo Bianchini (Pd) della Commissione Lavoro della Provincia di Roma.
«È una vera e propria strage. Una strage che oggi lascia la sua scia di morte e sangue a Roma. Spero che la magistratura compia le dovute indagini su quanto accaduto oggi accertando eventuali responsabilità e che la Regione Lazio, e le altre istituzioni, non restino a guardare dalla finestra chi di lavoro continua a morire. È tempo di agire per far finire questa mattanza, altro che morti bianche. La morte sul lavoro è nera, sporca e cattiva». Lo ha detto in una nota Enzo Foschi, consigliere del PD della regione Lazio, apprendendo della morte del giovane operaio rumeno morto oggi in un quartiere dell’Eur.
«Se la sicurezza sul lavoro costituisce uno dei principali indicatori del grado di civiltà di un popolo e di uno Stato, occorre interrogarsi a fondo - è quanto si legge in una nota Feneal Uil Roma - La sicurezza ha codici normativi puntuali e impone misure precipue: 5 gli incidenti mortali verificatisi nei cantieri di Roma nel 2010 e 12 nel Lazio».
Fonte:ilmessaggero.it

2 commenti:

Anonimo ha detto...

davvero notevole il modo in cui tante persone sono costrette a morire. non credete sia giusto che tutti possano avere sicurezza sul lavoro?? sono troppe le morti di questo tipo. provate a pensare: se una cosa simile dovesse capitare a voi o a qualcuno che conoscete?? credo sia giusto poter trovare sicurezza sul lavoro,poter essere sicuri di tornare ogni sera a casa. poter essere sicuri di tornare a casa sapendo di avere uno stipendio senza dover rischiare la vita... la maggior parte di noi dovrebbe avere questo "privilegio",perchè la maggior parte e non tutti? è brutto sentire notizie di questo tipo sapendo magari che a differenza nostra ci sono molte persone che rischiano la vita tutti i giorni, non credete?? voi cosa ne pensate??

gianni ha detto...

Cavolo hai ragione,ci ho riflettuto e mi sono reso conto che non mi piacerebbe affatto. Lavorare è già abbastanza faticoso così com'è figuriamoci se dovessimo andare a lavorare con la poca voglia ogni mattina e con la paura di non tornare a casa la sera per una morte tale finendo come tanti altri.Il lavoro serve a vivere nel difficile mondo di oggi non serve a morire. é giusto poter trovare sicurezza e tutela sul lavoro. Quindi ripropongo l'invito di "anonimo 1": cosa ne pensate???

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