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sabato 12 febbraio 2011

Torino: un'aiuola dedicata al romeno George Cristian Munteanu

TORINO: UN'AIUOLA DEDICATA AL ROMENO GEORGE CRISTIAN MUNTEANU UCCISO BARBARAMENTE DA DUE CONNAZIONALI
Giovedì 03 Febbraio 2011
di Gabriela Lavinia Ninoiu

Il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, insieme alle Autorità Locali hanno deciso di intitolare un'aiuola al giovane romeno GEORGE CRISTIAN MUNTEANU, morto un anno fa a soli 15 anni, accoltellato da due fratelli connazionali, per essersi rifiutato di dare loro una sigaretta.
La cerimonia commemorativa si è svolta all'interno del Piazzale Giuseppe Allievo, venerdì 28 gennaio 2011, in presenza del Presidente del Consiglio Comunale di Torino, Giuseppe Castronuovo, il Presidente della V-a Circoscrizione di Torino Paola Bragantini, parenti e amici della vittima.
"Giorgino è diventato un simbolo della violenza che respingiamo sotto tutte le sue forme, un simbolo per molti giovani che conducono una vita normale, e vicino ai quali dobbiamo sempre esserci.

I giovani devono realizzare quanto dolore può provocare la violenza, questa violenza gratuita è assolutamente da respingere" ha dichiarato Paola Bragantini.
George Cristian Munteanu, nato in Romania a Vaslui il 3 maggio 1994, dall'età di due anni in Italia, studente presso il Liceo Artistico di Torino, quel pomeriggio di 30 gennaio 2010 si stava recando alla festa dell'Oratorio della Chiesa "Nostra Signora della Salute", poco lontano dalla sua abitazione, senza sapere che sarebbe stato ucciso per un banalissimo motivo, proprio per mano di due romeni, i fratelli Cosmin e Catalin Jitariu. I due romeni sono stati condannati a ottobre 2010: Cosmin Jitariu, pena 30 anni di detenzione, mentre Catalin Jitariu, giudicato dal Tribunale dei Minori di Torino, in quanto all'epoca dei fatti aveva 17 anni, è stato condannato a 15 anni di detenzione.
"Mio figlio si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato e davanti a due persone per niente integrate nella società italiana, così come sono tanti miei connazionali, fatto che spiace tanto a me quanto alla mia Comunità", ha dichiarato alla cerimonia Elena Ignat, la mamma del ragazzo ucciso.

Fonte: Vento Nuovo

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