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lunedì 1 novembre 2010

Vignali al prefetto: "Via gli stranieri che non si iscrivono all'anagrafe"

Il sindaco chiede che la questura possa cacciare gli immigrati comunitari in città da più di tre mesi senza essersi regolarmente registrati. Lo prevede una direttiva europea
Il sindaco Pietro Vignali

Via da Parma gli stranieri dell'Unione Europea che entro tre mesi non si iscrivono all'anagrafe come previsto dalla legge. Lo chiede il sindaco Pietro Vignali al prefetto di Parma, attraverso una lettera in cui si cita l'esempio del Comune di Torino, che dall'inizio dell'anno ha allontanato 46 stranieri in base a una direttiva comunitaria sul diritto di soggiorno.

A essere colpiti sono i comunitari che soggiornano in un altro Paese europeo per più di tre mesi, ma che non si sono iscritti all'anagrafe comunale, come le norme impongono, o si sono visti respingere la domanda. In pratica la norma prevede che sia la Questura a procedere a controlli incrociati e ad istruire la pratica. Il Prefetto, poi, emana un provvedimento ad hoc per cui si dà tempo un mese per lasciare il territorio.

"Nel quadro di un leale e proficuo rapporto di collaborazione istituzionale concernente la sicurezza urbana - scrive il sindaco - desidero sottoporre alla Sua attenzione l'opportunità che sia valutata la possibilità di mettere in campo iniziative e strumenti operativi di controllo, idonei a dare applicazione effettiva alla Direttiva 2004/58/Ce del Parlamento e del Consiglio dell'Unione europea del 29 aprile 2004". Tutto questo, si legge ancora nella lettera, per "assicurare quanto più è possibile il livello di vivibilità della nostra comunità".
30 ottobre 2010
Fonte: La Repubblica

1 commento:

Anonimo ha detto...

l'italia è stufa, non c'è lavoro, non ci sono soldi. sono italiana e se permettete preferirei che dessero una corsia preferenziale prima a noi che ai tanti stranieri che ormai ci affollano e si fregano tutto il fregabile. ho visto che avete tolto la possibilità di commentare il post sui rumeni che se ne tornano a casa perchè qua non ci sta più trippa per gatti. ebbene cari signori, sono italiana e non ho uno straccio di lavoro, vivo in brianza e non al sud e non ce n'è di lavoro, e non xchè gli italiani non vogliono lavorare e invece gli stranieri sono tanto bravi che farebbero pure i lavavetri in nero. Pure io ho lavorato in nero, poi con contratto a progetto dove dopo neanche un anno mi hanno lasciato a casa nonostante lavorassi bene e tanto, ora ho trovato un lavoro di due mesi malpagato e molto pesante ma lo faccio con gioia per tirar su quattro soldi anche se so che in futuro andarmene da casa dei miei è pura utopia. Tra noi che abbiamo trovato questo lavoretto siamo 5 e solo una è albanese, il resto sono italiani, giovanissimi e meno giovani ma tutti con disperato bisogno di soldi e felici di romperci la schiena.E volevo cortesemente chiedere agli stranieri che vengono qui che pure noi italiani siamo stati un popolo di emigranti, nei paesi non ci volevano, ci hanno linciato, proibito di entrare nei locali ma noi non ci siamo mai sognati di far tutto il casino che ultimamente fa questa gente che continua a pretendere e basta e schifa pure l'Italia e gli Italiani che danno loro quel poco che ci è rimasto. Scusate lo sfogo,ma quel post mi ha fatto innervosire parecchio.I miei genitori sono arrivati dal sud negli anni 60 e non gli affittavano nemmeno gli appartamenti qui in lombardia, e questa gente invece vuol subito la pappa pronta. e' finita l'epoca dell'Italia buona con tutti, non ce lo possiamo più permettere.

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