Catanzaro (22/09/2011)
BOTRICELLO
La Corte d'Appello di Catanzaro ha confermato ieri la condanna inflitta in primo grado a Floro Alfonso Signorelli, 75 anni, finito in manette con l'accusa del tentato omicidio di un giovane romeno di 24 anni, Ion Vinerica, accoltellato il 16 febbraio 2010 a Botricello, probabilmente per motivi passionali.
Tre anni e sei mesi di reclusione la pena inflitta all'uomo, l'11 ottobre scorso, dal giudice dell'udienza preliminare Assunta Maiore, al termine del giudizio abbreviato che valse a Signorelli lo sconto di pena di un terzo. Il pubblico ministero Elio Romano, all'epoca, aveva comunque chiesto una pena di sette anni di reclusione. Era stato lo stesso Signorelli, il giorno del ferimento di Vinerica, a consegnarsi in questura a Crotone, nel corso delle indagini avviate dai carabinieri sul grave ferimento del romeno, colpito allo stomaco nella sua abitazione e poi soccorso da alcuni passanti e trasportato all'ospedale della città pitagorica in gravissime condizioni.
Signorelli, secondo quanto contestato, avrebbe raggiunto con la sua "Moto Ape" l'abitazione del romeno e qui l'avrebbe colpito allo stomaco con un coltello, secondo quanto emerso in seguito a causa di contrasti legati a una donna. Successivamente sarebbe rientrato nella sua casa prima di far perdere le tracce nella cittadina della costa ionica catanzarese e poi costituirsi nella città pitagorica. Qui l'uomo venne denunciato a piede libero perché non c'erano elementi tali da giustificare il fermo o l'arresto. Questo perché non ci sarebbe stato pericolo di fuga dal momento che lo stesso Signorelli si era consegnato volontariamente, né il pericolo di inquinamento prove o la reiterazione del reato. Ma dopo alcuni giorni il giudice del Tribunale di Catanzaro, Camillo Falvo, su richiesta del sostituto procuratore Simona Rossi, emise una ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per il settantacinquenne, dopo una serie di indagini dei carabinieri della Stazione di Botricello, guidati dal maresciallo Natale Malagrinò.
Il romeno Ion Vinerica, invece, venne sottoposto ad un delicato intervento chirurgico all'ospedale "San Giovanni di Dio" di Crotone.
Il settantacinquenne, nel 1998, già si era reso protagonista di un accoltellamento simile . A farne le spese fu sempre un altro uomo. In quel caso Signorelli si consegnò il giorno dopo facendo crollare la flagranza del reato.
di Rosario Stanizzi
Fonte: Gazzetta del Sud
sabato 1 ottobre 2011
Accoltellò un romeno. Condanna confermata dalla Corte d'Appello
Pubblicato da
Anonimo
alle
09:38
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