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mercoledì 12 ottobre 2011

Cultura italiana nel mondo - Belgio - "Luci" ed "Ombre" della calabrese Tarsitano sull'onda delle liriche del rumeno Flamand a Bbruxelles

“le Luci delle Pietre” dell’artista calabrese Savina Tarsitano, esponente della cultura italiana contemporanea nel mondo e particolarmente apprezzata in Europa, e del poeta della Transilvania Dinu Flamand sono in mostra da oggi al Centre - Edelman da Art-Za con il supporto e la collaborazione dell’Istituto Italiano di Cultura e l’Istituto Romeno di Cultura.

La mostra - che si chiude il 6 gennaio 2012 - europea ci conduce dentro le “ombre” di Savina Tarsitano da cui nascono i versi delle poesie di Dinu Flamând. Il progetto è un dialogo tra differenti culture, un tributo ai luoghi, alle ombre rifugio della memoria. “E’ una splendida prova che genera risultati creativi, nati dall’incontro e la cooperazione di due artisti” ha affermato Karl-Erik Norrman, Segretario Generale del Parlamento Europeo della Cultura.

Savina Tarsitano e il poeta romeno Dinu Flamând si sono conosciuti nel 2006 durante il loro soggiorno artistico presso la Fondazione Bogliasco, sulla costa ligure. In questo periodo sono nate le Ombre di Savina, più tardi denominate
“Icone del Caos”, che hanno ispirato le poesie di Dinu Flamând. Il loro incontro ha portato ad un progetto di successo, itinerante, che prevede come ultima tappa Genova, dove, dal 15 marzo al 3 aprile 2012, in occasione dei 15 anni di attività del Liguria Centro Studi, la mostra sarà ospitata dalla Galleria Ghiglione.

Come scrive l’autrice: “le ombre sono mappe di dislocazione, una grammatica delle isole quali strutture di comunicazione ottica. Delle isole è evidente il carattere di luogo di posta rappresentato, oltre che dall’essere appiglio geografico, anche dalle immancabili architetture di avvistamento, dislocate rispetto agli approdi. Ed è questa loro natura di propagatori di energia, a dispetto dell’apparente isolamento, che ha ispirato i miei lavori artistici.

Osservando come le rocce, le pietre e i muri siano in balìa delle vicende meteomarine e umane che ne modificano le forme, ho percepito un’energia, come di continui spostamenti della materia nella natura. Da qui il progetto di utilizzare le rocce, i muri di pietra e i lastricati come quadranti su cui proiettare l’ombra di un corpo umano, affinché restituiscano visioni anamorfiche prodotte dalla sovrapposizione di sezioni d’ombra alle diverse rese cromatiche della pietra, dovute a fenomeni chimici naturali. Le ombre mi sono sembrate le forme più adatte: e per quei confini allo stesso tempo evanescenti e densi, che hanno una resa straordinaria sulle venature della roccia, e per quel loro essere misuratori di luce che dicono del tempo, del suo scorrere e della presenza. Dare forma alle rocce, renderle vive, è costruire una mitologia iconografica delle isole fatta di paesaggi dislocati, irrintracciabili su una mappa fedele.”

Il tour europeo del progetto è iniziato il 25 marzo 2010 a Berlino presso l’Istituto di Cultura Romeno, è proseguito a Roma, alla Mostra del Libro di Torino e a Venezia nell’istituto di Cultura Romeno.

“La storia delle ombre, ricca di aneddoti e trovate originali, è intrecciata con studi e discipline che prima non avremmo preso in considerazione: arte, psicologia, astronomia, neurologia sono solo alcuni dei campi in cui è diventata oggetto di studio e analisi. I lavori presentati da Savina Tarsitano e Dinu Flamând sono un tributo all’ombra e, di conseguenza, un elogio alla luce” (Stefano Raimondi, curatore).

Savina Tarsitano è nata in Calabria; attualmente vive e lavora tra Italia, Germania e Belgio. La sua ricerca è incentrata sul concetto di “approdo” e si snoda attraverso soggiorni in luoghi a tema, come le isole, le abbazie, i castelli. Le opere, realizzate con differenti tecniche e linguaggi, assumono la forma di “visioni incarnate” attraverso una relazione con l’ambiente che, al di là dei suoi caratteri manifesti, si configura come spazio visivo.

Ha ottenuto diversi riconoscimenti dal progetto europeo Et in Arcadia Ego, l’Odyssey program finanziato dal ministero francese della cultura e della comunicazione ed organizzato da ACCR (Association des Centres Culturels de Rencontre di Parigi), il Museo di Upernavik in Groenlandia. Savina Tarsitano è stata selezionata dal Padiglione Italia della Biennale di Venezia nel 2011/sezione Calabria.

Dinu Flamând è nato in Romania, in un piccolo villaggio nel nord della Transilvania. Vive e lavora tra Parigi e Bucarest. E’ un poeta conosciuto, un saggista, un giornalista, un critico d’arte ed un traduttore dal francese, spagnolo, italiano e portoghese.
06/10/2011

Fonte: Italian Network

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