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domenica 23 ottobre 2011

Cisl: sindacalisti romeni in Brianza per studiare il settore del legno

Economia
Romania chiama Italia: 26 sindacalisti del F.S.L.I.L., sindacato rumeno del settore legno, saranno ospiti della Filca e della Cisl Brianza da lunedì 24 ottobre.

La loro presenza è resa possibile grazie a un progetto europeo sul ruolo del sindacato nello sviluppo del dialogo sociale, che vede come partner anche il Ministero della Famiglia e della protezione sociale in Romania. Obiettivo del soggiorno: studiare le «eccellenze» nel settore del legno in Brianza, per quanto riguarda sia la formazione professionale, che le imprese.

Si parte lunedì mattina alle 10 con un incontro presso Afol, per conoscere in dettaglio i programmi formativi teorico-pratici dell’Istituto Terragni di Meda. Nel pomeriggio la delegazione prosegue con la visita ad imprese del territorio, tra cui la Molteni di Giussano, azienda leader nel design di arredo.

I sindacalisti proseguiranno poi per Milano, dove martedì incontreranno i rappresentanti sindacali europei e nazionali del settore legno, e torneranno per chiudere il loro programma con la visita di altre imprese brianzole mercoledì.

«È per noi motivo di particolare soddisfazione ospitare questa delegazione - spiega Armando Busnelli, segretario generale della Filca Cisl, il sindacato del legno e dell’edilizia - soprattutto in una fase come questa, nella quale molte imprese del nostro territorio che hanno fatto del design nel campo dell’arredamento d’interni il loro successo, stanno pensando all’opportunità di creare profitto delocalizzando fasi di produzione in paesi dell’Est Europa dove la manodopera arriva a costare anche il 40 % in meno rispetto alla nostra.

L’interesse che c’è attorno sia alla qualità formativa delle scuole d’arredamento, sia alle imprese del mobile arredo del nostro territorio, rende ancora più urgente la creazione di un marchio DOC del mobile brianzolo. C’è bisogno di un nuovo patto che metta insieme tutte queste forze: dalle fabbriche grandi o piccole che vendono soprattutto all’estero, agli artigiani che come indotto sostengono sussidiariamente le necessità di quelle più strutturate, in collaborazione con i commercianti, le istituzioni comunali, provinciali e regionali, e con le scuole di arredamento: dal Terragni a quella di Lissone e di Cantù, che devono diventare luoghi di apprendimento e di cultura in sinergia con le fabbriche».

Fonte: Filca Cisl Brianza

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