VITERBO – Paolo de Angelis, presidente della Fondazione Omnia, ha fatto dell'integrazione sociale il suo status di famiglia: con una moglie romena e due figli ucraini. Ed è proprio sulla forma mentis di voler promuovere iniziative di significato e di interesse sociale, culturale, morale e solidaristico che si basa l'attività della Fondazione.
Un operato, quello di Omnia, serio, silenzioso e laborioso che, nell'arco di soli 3 anni, ha messo a segno (è il caso di dirlo) risultati importanti, ma soprattutto, fattivi e concreti.
E' stata presentata, giovedì mattina, il convegno (e non solo) che si terrà venerdì 21 ottobre, presso l'aula magna della Fondazione Omnia, dal titolo: “Aspetti normativi e fiscali nel mondo sportivo no profit”. All'incontro parteciperanno, come relatori, importanti professionisti del settore: Michele Barbone, membro della giunta Coni; Arturo Betunio, direttore centrale normativa Agenzia delle Entrate; Massimo Calistri, funzionario ufficio Enc-Onlus e direzione centrale normativa Agenzia delle Entrate; Stefano Carrara, responsabile ufficio direzione centrale normativa; Francesco Dionisi, funzionario ufficio Enc-Onlus; Giampaolo Duregon, presidente nazionale Anif; Laura Rubini, esperta di legislazione fiscale delle società sportive Odcec Viterbo; Alberto Succi, docente di diritto societario e tributario dello Sport.
La Fondazione Omnia è presente da qualche anno sul territorio viterbese. Una realtà discreta, ma indubbiamente, avviata e rilevante.
Nel 2009 iniziò la collaborazione con il mondo romeno; un progetto presto certificato che ha riscosso importanti consensi. Il 18 ottobre il presidente della Fondazione, il dott. Paolo de Angelis, ha incontrato il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani, il commissario dell'Agricoltura Daniel Ciolos e il commissario europeo all'Istruzione, Cultura, Multilinguismo e Gioventù Androulla Vassiliou. Per l'occasione è stato presentato il Progetto di Integrazione e Cooperazione Europea promosso dalla Fondazione Omnia, dal Centro Universitario Romeno di Viterbo e dall’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo, che prevede la realizzazione di un campus universitario europeo, a Viterbo,dove studenti romeni e spagnoli potranno conseguire grazie al supporto dell’UniTuscia, il titolo di laurea riconosciuto dalle università di provenienza, inclusa quella di Viterbo. Tale formazione didattica sarà legata ad un centro di ricerca dove si contribuirà allo sviluppo di 3 settori produttivi importanti, non presi in considerazione dalle attuali misure di sostegno della commissione europea: la produzione del miele, castagna e nocciola. E’ previsto anche il potenziamento dei corsi di laurea svolti all’interno del Centro Universitario Romeno, dove attualmente sono attivi tre corsi di laurea in Agricoltura, Zootecnia e Orticoltura.
Omnia ha degli scopi principali: promuovere l'attuazione di iniziative di significativo interesse sociale, culturale, morale, solidaristico rivolte alle singole persone o gruppi e comunità (come “La città dei bambini e dei ragazzi”, il “Concorso fotografico Storie di vita”, l'istituzione del “centro culturale romeno”); promuovere progetti di assistenza sanitaria a favore delle fasce deboli (“Casa di riposo Villa Ilvana” di Montalto di Castro); promuovere la formazione sulle problematiche culturali e professionali, nonché sull'aggiornamento manageriali e professionale (“Centro universitario romeno”, “Scuola Superiore di Formazione”).
giovedì 20 ottobre 2011
Fonte: OnTuscia
lunedì 31 ottobre 2011
Terzo anno di vita per la Fondazione Omnia, il presidente De Angelis: “Un bilancio più che positivo”
Pubblicato da
Anonimo
alle
20:40
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