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venerdì 18 luglio 2008

Il popolo romeno si sente tradito dall'Italia


17 Luglio 2008

Sono stato qualche giorno in Romania. Lontano dai giornali italiani, dai telegiornali, dalla quotidiana rassegna stampa mi sono imposto una sorta di “silenzio stampa”. Non credo di aver perso nulla di importante… a meno che non si consideri importante una imbonitrice televisiva di sinistra o forse soltanto troppo qualunquista, che offende pubblicamente il Papa; un magistrato che per motivi religiosi permette una doppia dose quotidiana di droga al popolo dei “rasta”; alcuni governanti che dovrebbe garantire una giustizia uguale per tutti ma intanto, mentre governano, si sottraggono per legge alla giustizia …. No, le cose importanti delle vita non sono queste! Le cose importanti sono i rapporti umani, l’amicizia sincera, l’incontro quotidiano col mondo degli uomini veri, non quelli fatti di carta e di parole... e, perché no!, anche riempirsi gli occhi del verde di campagne sterminate e dell’azzurro di orizzonti che sembrano non finire mai, come mi è capitato attraversando il Nord della Romania in treno. Ma dalla Romania ho portato a casa anche un sentimento di sconfitta: mi sono sentito sconfitto perché italiano. L’immagine dell’Italia che in queste settimane rimbalza nelle stampa e nelle tv romene e tra la gente è di un Paese razzista, e xenofobo. I romeni tornati dall’Italia nella loro terra per le ferie estive, comunicano la sensazione di sentirsi quasi dei “sorvegliati speciali” sul suolo italiano. I romeni si sentono traditi dall’Italia e vivono con stupore questa situazione per loro nuova. Da sempre, infatti, sono legati all’Italia da un rapporto affettivo che affonda le radici nella storia della loro terra. Il popolo romeno considera la nostra nazione un specie di madre putativa. Nelle grandi città romene è consueto incontrare il monumento con la statua della Lupa di Roma che allatta Romolo e Remo. Al museo nazionale di Bucarest si può ammirare il calco a grandezza reale della colonna Traiana, che racconta la conquista della Romania da parte dell’imperatore romano Traiano. La stessa lingua romena è l’unica lingua neolatina dei Paesi dell’Est europeo e del latino conserva ancora le declinazioni. Il popolo romeno ha sempre considerato il nostro Paese come la terra del buono e del bello e il nostro popolo come fratello di sangue. Per questo la maggior parte di romeni che emigrano, vengono in Italia. Ora che la madre putativa sembra essersi trasformata in matrigna, i romeni si sentono abbandonati da chi, secondo loro, li dovrebbe accogliere con maggior disponibilità. Il popolo romeno è un popolo che ha sofferto e soffre molte ferite. La dittatura comunista è la più vicina nel tempo, ma la più antica e tuttora aperta è la difficile convivenza con i Rom. Ma è anche un popolo orgoglioso e forte: mentre l’Italia sembra voler voltare loro le spalle, i romeni cominciano a rinfacciarci i nostri peccati originali, come la nostra mafia che, subito dopo la caduta di Ceausescu, avventurieri italiani hanno esportato anche in Romania.
(Sandro Vigani)
Fonte: GV Online

3 commenti:

Riccardo ha detto...

Voglio soltanto lanciare un appello a tutti i cittadini rumeni che vivono e che lavorano onestamente qui in Italia: aiutateci a sconfiggere la clandestinità e a combattere gli zingari ROM che sono buoni solo a delinquere rubando al prossimo, ne guadagnerete molto anche voi in fatto di qualità della vita e di rispetto.
Personalmente non sono razzista ma non è possibile lasciar fare agli zingari tutto quello che vogliono, in un paese esistono delle Leggi e vanno rispettate, altrimenti diventa il far west...

Salut!

Anonimo ha detto...

IO CITTADINO ITALIANO MI SENTO TRADITO DALL'ITALIA !

Anche gli italiani stessi si sentono traditi dalla loro "Italia"... traditi da chi sta amministrando il paese in questi modi, da chi ha rovinato per molto tempo l'amor patrio...i cittadini italiani si sentono molto più traditi di quello che sente un'immigrato! Le impronte digitali non sono solo per i rumeni, ma lo sono per tutti, PER TUTTI GLI IMMIGRATI E PER TUTTI I CITTADINI ITALIANI! Le mie impronte le ho lasciate oltre 20 anni fa quando ho fatto il militare e allora? Perchè tutta questa strumentalizzazione? La realtà è che noi italiani ci sentiamo più abbandonati degli immigrati e questo è dimostrabile e lo constatiamo ogni giorno. Non è vero dunque che le persone immigrate devono sentirsi meno tutelate degli stessi indigeni, lo è il contrario, volete chiamarlo razzismo? Si al contrario! La cruda realtà è invece che si strumentalizza il fenomeno e si crea il fenomeno del razzismo, lo si vuol far intendere, lo si vuol far esistere! la relatà è il momento storico in cui stiamo vivendo, questo passaggio in una nuova era, un nuovo modo e mondo di concepire e appredendere la nostra coscienza, lo stiamo attraversando, lo sapevamo, ne siamo ancora certi, non sarà affatto indolore, ma lo stiamo vivendo, durerà anni e qualcuno già se n'è accorto, il veroinizio del nuovo millennio è questo.
Sono convinto che questo passgagio ci condurrà ad un nuovo modo di vivere, prenderemo coscienza di una diversa realtà delle cose, ci saranno più pace e benessere per tutti, ma in modo diverso da come siamo abituati ora, ne paghiamo lo scotto, le conseguenze, subiremo una profonda crisi, un prezzo alto per tutti, ma superato questo momento sarà l'inizio di una nuova vita per i cittadini di questo mondo, portate ancora pazienza per qualche anno, anche perchè il peggio deve ancora venire e il fondo per l'umanità non è stato toccato per potersi "innalzare" tutto ciò avverrà ad una condizione, se lo vorremo, se ne prenderemo giusta coscienza, nel caso contrario non saremo più qui a parlarne a conferma di tutto quello che ho scritto, ma sono fiducioso e ottimista perchè osservo il "cambiamento" in molte persone, quando queste persone saranno la maggioranza l'umanità conoscerà un nuova era di pace e armonia... la sfida ha già avuto inizio....

viviana ha detto...

Sono una ragazza italiana studentessa
e conosco tantissimi ragazzi romeni, sonou sempre stati rispettosi con me educati sento amicizia, e poi in italia sono tutti molto giovani e sani volenterosi e di cuore
e quindi dici si a italia e romania unite ( ancora) possono fare cose grandi e portare progresso sono veramente tutti giovani vorrei che ci fosse tanto lavoro
penso che il popolo romeno sia quello più vicino a noi
ciao

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