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sabato 26 luglio 2008

Ulteriori punti della manovra immigrazione


24 luglio 2008
Immigrazione e Manovra: classi differenziate nella scuola dell’obbligo, tassa sui permessi di soggiorno, richiesta dei danni erariali ai comuni troppo benevoli con i comunitari, stretta sulle pensioni di reversibilità ai coniugi stranieri. Ma anche minor rigore sulla questione assegno sociale.
Indicate ieri dal Governo - in sede di discussione finale del disegno di legge di conversione del d-l- 112 sulla manovra economica - le misure che intenderà adottare in materia di stranieri per favorire l’integrazione e, al tempo stesso, per contenere la spesa pubblica.
La Camera dei deputati, dopo aver approvato con il voto di fiducia la conversione del decreto legge 112 sullo sviluppo economico, semplificazione, competitività, ieri ha votato numerosi ordini del giorno che impegnano il Governo ad adottare una serie di provvedimenti in materia di immigrazione e stranieri. In particolare:

sulla scuola: il Governo ha accolto come raccomandazione la proposta del deputato Goisis (LN) di rivedere il sistema di accesso degli studenti stranieri alla scuola dell'obbligo, autorizzando il loro ingresso previo superamento di test e specifiche prove di valutazione, provvedendo all'istituzione di classi di inserimento temporaneo, che consentano agli studenti stranieri che presentano un livello di alfabetizzazione della lingua italiana molto basso, di frequentare corsi di apprendimento della lingua italiana, nonché gli insegnamenti di base previsti dai programmi scolastici, preparatori e propedeutici all'ingresso nelle classi permanenti. Inoltre si prevede di istituire attività didattiche e linguistiche di maggiore integrazione interculturale con la nuova comunità territoriale di «nuova appartenenza» dello studente straniero. Obiettivo finale della proposta è quello di creare da un lato un «progetto ponte d'integrazione» per l'inserimento definitivo degli studenti stranieri nelle classi con bambini italiani, dall'altro lato di evitare le cosiddette «fughe multietniche» dei bambini italiani dalle scuole del quartiere di residenza.

Tassa sul permesso di soggiorno: su proposta di D’Amico (LN) il Governo ha assunto l’impegno di istituire un Fondo presso il Ministero dell'interno destinato alle spese connesse alla gestione dell'immigrazione, e di istituire una tassa di concessione governativa di 50 euro annui sul rilascio ed il rinnovo dei permessi di soggiorno dei cittadini stranieri, i cui introiti vadano integralmente a questo fondo.

Assegno sociale: su proposta del deputato Miotto ed altri (PD) il Governo ha assunto l’impegno a valutare gli effetti applicativi della norma appena approvata che introduce forti limitazioni all’accesso all’assegno sociale, al fine di evitare che l'applicazione delle nuove norme non comporti il cambiamento della natura assistenziale della prestazione ed in particolare che non sia richiesto a italiani e stranieri aventi diritto di dimostrare di aver lavorato per almeno dieci anni, al fine di non escludere dall'assegno sociale i soggetti, in particolare donne, che non hanno avuto esperienza lavorativa o non hanno maturato il trattamento previdenziale minimo.
Sullo stesso argomento i deputati Ruggeri, Cesa, Poli, Delfino (UDC) hanno proposto - ed il Governo ha accettato - di riesaminare l’articolo 20, comma 10, appena approvato sulla fiducia, in quanto l'attuale formulazione rischia di vanificare lo scopo sociale della provvidenza in esame, ledendo anche diritti dei cittadini italiani e dei soggetti equiparati che l'istituto dell'assegno mira a tutelare. Accolto anche l’ordine del giorno del deputato Farinoni (PD) che impegna il Governo ad adottare tutti gli opportuni provvedimenti per evitare ogni irrazionale compressione dei diritti riconosciuti ai cittadini comunitari o ai loro familiari.
Sempre sulla questione dell’assegno sociale, ma di segno opposto, l’OdG proposto dal deputato Marinello (LN) ed accolto dal Governo che si è impegnato a sospendere gli assegni assistenziali già erogati ai comunitari privi di requisiti, ed a valutare l'opportunità di procedere per danno erariale nei confronti dei comuni che non abbiano rispettato le procedure per l'iscrizione anagrafica dei cittadini comunitari senza osservare le disposizioni della direttiva 2004/38/CE.

Pensioni di reversibilità: su proposta del deputato Marinello (LN) il Governo si è impegnato ad adottare ulteriori iniziative legislative volte a legare la reversibilità pensionistica in progressione al numero di anni di matrimonio, prevedendone il pieno godimento dopo un congruo periodo di stabile convivenza.

Assistenza sanitaria dei comunitari non iscritti all’anagrafe: su iniziativa del deputato Zaccaria ed altri (PD) il Governo ha accolto come raccomandazione l’invito ad adottare quanto prima ogni utile provvedimento atto a garantire che i cittadini comunitari non vengano in alcun modo discriminati tenendo anche conto delle modalità di partecipazione e dei relativi costi.

Censimento nei campi nomadi: il Governo ha accolto come raccomandazione l’invito del deputato Gozi (PD) a valutare l'opportunità di assicurare che nessun soggetto diverso da quelli per legge titolati al rilascio della carta d'identità sia sottoposto ai rilievi dattiloscopici e di garantire che la raccolta di dati sensibili, quali le impronte digitali, nei soli casi previsti dalla legge, sia in ogni caso accompagnato dal massimo rispetto di tutte le prescrizioni previste in materia di privacy.
(Raffaele Miele)
Fonte: ImmigrazioneOggi.

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