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giovedì 17 luglio 2008

Maroni: ''Impronte a tutti, ma l'ordinanza resta''


Il segretario Pd: ''Opposizione con ogni mezzo contro i tagli alle forze dell'ordine''

Via libera bipartisan in commissione alla norma, contenuta nella manovra, che prevede i rilievi dattiloscopici dal 2010. Veltroni: ''Stop alla misura per i soli Rom''. Intanto arriva l'ok di Montecitorio al decreto sicurezza. Adesso il provvedimento passa al Senato

Roma, 16 lug. (Adnkronos/Ign) - Il ministro dell'Interno Roberto Maroni accoglie con favore la norma, inserita nella manovra finanziaria, che prevede la rilevazione delle impronte digitali a tutti i cittadini dal 2010 ma precisa che questo ''non supera l'ordinanza sul censimento nei campi nomadi'', che quindi non verrà ritirata come chiede invece Veltroni. ''Tutto ciò che va nel segno di garantire maggiore sicurezza, va benissimo'', aggiunge Maroni. Con la norma inserita in finanziaria, ''il sistema della sicurezza avrà maggiori informazioni non solo per quanto riguarda i criminali, non solo per quanto riguarda le identificazioni di chi è sconosciuto, cioè coloro che vivono nei campi nomadi, ma anche un'identificazione più certa per chi è già conosciuto, i cittadini italiani iscritti all'anagrafe''. Maroni respinge le accuse di discriminazione su base etnica e ribadisce che ''nella nostra ordinanza non si parla mai di Rom, si parla di campi nomadi''.Il censimento, aggiunge il ministro, sarà concluso ''entro la metà di ottobre'', mentre ''entro la metà del prossimo anno'' saranno realizzati i piani di scolarizzazione e di inserimento sociale'' per i minori ospitati nei campi nomadi. Il segretario del Pd Walter Veltroni, definendo "giusta la decisione di prendere a tutti le impronte digitali'', osserva che ''per questo non ha alcun senso che vengano prese solo ai Rom e quindi noi chiediamo che quella misura sia sospesa".L'approvazione bipartisan dell'emendamento al decreto legge che forma la manovra economica, da domani in Aula alla Camera, è arrivata questa notte in commissione Bilancio. "E' giusto - conclude - che sia una decisione universale".Veltroni promette però battaglia se non verranno ripristinati i 3,2 miliardi di euro dei fondi destinati alle forze dell'ordine tagliati dalla finanziaria: "O ci sarà il pieno ripristino delle risorse per le forze dell'ordine e la sicurezza oppure noi utilizzeremo tutti gli strumenti a disposizione dell'opposizione parlamentare per contrastare le decisioni del governo e della maggioranza"."Il Paese - aggiunge Veltroni - rischia di avvitarsi in una spirale drammatica perché nella manovra del governo non c'è nessuno stimolo alla crescita" ma tagli agli enti locali, alla scuola, alla sanità che inevitabilmente, secondo il Pd, "graveranno sulle tasche dei cittadini". Questa mattina, invece, dopo il voto di fiducia di ieri sul maxiemendamento, la Camera ha approvato il decreto sulla sicurezza. Il via libera di Montecitorio è arrivato con 303 voti favorevoli, 234 contrari e 35 astenuti. Adesso il provvedimento passa al Senato.Per quanto riguarda il decreto sulla manovra, la discussione generale alla Camera parte domani alle 10, ma l'orario è subordinato alla presenza in aula del ministro dell'Economia Giulio Tremonti, condizione posta dall'opposizione. Altrimenti si attenderà la disponibilià del ministro per avviare la discussione nel pomeriggio. Per domani prevista anche l'eventuale seduta notturna. La discussione generale andrà avanti anche venerdì.Se il governo porrà la questione di fiducia al termine della discussione generale o si terrà una nuova capigruppo, oppure, se c'è accordo, si andrà verso il voto di fiducia lunedì 21 e quello finale martedì 22. In ogni caso, spiega il ministro dei Rapporti con il Parlamento Elio Vito, ''la fiducia, se sarà posta, lo sarà al termine della discussione generale".
Fonte: Adnkronos Ign.

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