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venerdì 18 luglio 2008

Ue: Ceccanti, Governo teme cittadini comunitari ma non Corte giustizia


(ASCA) - Roma, 16 lug - ''La maggioranza, nonostante il parere contrario motivato dell'opposizione, ha dato oggi il via libera in Commissione Affari Costituzionali del Senato alla nuova normativa proposta dal Governo che impone ai cittadini comunitari di iscriversi all'anagrafe e ai loro familiari di richiedere la carta di soggiorno entro dieci giorni dalla scadenza dei novanta giorni di presenza sul territorio nazionale, a pena di allontanamento urgente''.Ad affermarlo e' il senatore del Partito democratico Stefano Ceccanti, componente della Commissione Affari Costituzionali di Palazzo Madama.''Si tratta - spiega Ceccanti - di una chiara violazione del diritto fondamentale di libera circolazione dei cittadini comunitari che e' al cuore dei Trattati dell'Unione europea e piu' in particolare della giurisprudenza della Corte di Giustizia. Quest'ultima ha piu' volte chiarito, in ultimo con una sentenza del 23 marzo 2006, che 'il rilascio di un titolo di soggiorno ad un cittadino di uno stato membro deve essere considerato non come un atto costitutivo di diritti, ma come un atto destinato ad accertare la posizione individuale' escludendo esplicitamente l'automaticita' dell'ordine di allontanamento'''.''Della paura e della speranza del libro del ministro Tremonti sembra rimasta solo la paura. Purtroppo cio' espone il nostro Paese a dure sconfessioni con condanna della Corte di giustizia. Di questo, forse - conclude Ceccanti -, sarebbe il caso di avere paura''.min/mar/ss
Fonte: Asca.

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