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domenica 20 luglio 2008

Imola: 95 i bambini che finora non hanno trovato posto negli asili nido


NOVANTACINQUE i bambini che finora non hanno trovato posto negli asili nido, e gli italiani sono 78, pari all’82%. Gli stranieri extracomunitari sono 15 (14%) e i comunitari 3 (3%).

2008-07-18

NOVANTACINQUE i bambini che finora non hanno trovato posto negli asili nido, e gli italiani sono 78, pari all’82%. Gli stranieri extracomunitari sono 15 (14%) e i comunitari 3 (3%).
I bambini ammessi al nido per l’anno scolastico 2008-09 sono invece 335: 302 (pari al 90%) sono italiani, 26 provengono da Paesi non comunitari (7,7%) e 7 da Paesi comunitari (2%).
L’assessore all’Istruzione, Andrea Bondi, fa il punto sul ‘caso nidi’ su cui si è affrettato a intervenire il consigliere Riccardo Mondini (Unione di centrodestra) che ha sollecitato la radiografia per nazionalità delle domande non accettate e di quelle accolte, chiedendo inoltre i dati riferiti alle agevolazioni tariffarie di cui godono le famiglie con bimbi al nido.
«Rispetto alla richiesta di agevolazione tariffaria — spiega Bondi —, le domande accolte a oggi sono 123 rispetto a tutti i bambini iscritti al nido: 98 gli italiani (79%), 19 i non comunitari (15%) e 6 i comunitari (4%)».
Ma Bondi stempera il dato delle 95 domande non accolte. «E’ un dato estivo — così lo definisce —: è precedente l’avvio dei nuovi servizi preannunciati per settembre e non tiene ancora conto degli avvicendamenti che normalmente si realizzano fra settembre e dicembre: di norma dai 35 ai 40. Il dato delle 95 domande non accolte potrà essere quindi credibilmente vicino all’azzeramento negli ultimi mesi di quest’anno».
A metà settembre saranno pronti 6 nuovi servizi di educatrice domiciliare con 30 posti; così come sono possibili ampliamenti in altri nidi. Nel 1976 i nidi hanno debuttato a Imola con 240 posti, e oggi il servizio schiera 626 posti.
«Non è vero — aggiunge Bondi rispondendo a Mondini — che i regolamenti comunali favoriscono l’ingresso di bambini stranieri: non esistono nel bando parametri che riguardino la provenienza delle famiglie. Falsa è inoltre l’affermazione degli sconti o delle riduzioni particolari per gli stranieri. Le regole sono nazionali: riguardano tutte le famiglie senza distinzione di provenienza e sono basate sull’ Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) che il Comune di Imola, come gli altri Comuni, applica da sempre».
Fonte: Il Resto del Carlino

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