SAN BENEDETTO
La mamma, una rumena di 24 anni, non ha voluto sapere nulla, neppure il sesso della neonata. La giovane donna ha partorito in casa e in seguito ha chiesto l’intervento del 118 a cui ha consegnato la piccola
San Benedetto, 9 luglio 2008 - Medici, ostetriche e infermiere della Pediatria dell’ospedale di San Benedetto, l’hanno chiamata Rebecca. E’ nata la notte del 30 giugno e vive ancora in un’incubatrice. La piccola è stata data alla luce da una donna rumena di 24 anni, che risiede in zona Sentina a Porto d’Ascoli. La mamma non ha voluto sapere nulla, neppure il sesso della neonata, che ha subito consegnato ai sanitari.
Sulla carta il ‘papà’ è un medico del 118, che per primo l’ha presa in braccio, intorno alle 23, nell’appartamento della ragazza. La giovane donna ha partorito in casa e in seguito ha chiesto l’intervento del 118. Medico e infermiera sono accorsi ed hanno trovato la piccolina avvolta in un asciugamano, già lavata e con il cordone ombelicale tagliato. Forse non ha fatto tutto da sola, ma la cosa più importante è che ha avuto il coraggio e la forza di consegnare la nascitura al personale sanitario e quindi favorire la sua adozione, senza farle correre rischi.
"In effetti, è la condizione migliore quando la mamma non riconosce il figlio e lo lascia ai sanitari — ha affermato una persona ben informata — perché il neonato può passare direttamente dall’ospedale alla famiglia che ne chiede l’adozione al Tribunale per i Minori". Al momento in cui è arrivato l’equipaggio del 118 in casa c’era solo la puerpera, già in piedi, e la bambina.
La donna, il dottore e l’infermiera con in braccio la bambina, sono scesi lungo le scale della palazzina e sono saliti sull’ambulanza. Dopo la visita al Pronto Soccorso, la ragazza se n’è andata, dicendo solamente che non voleva sapere nulla e che non voleva neppure essere nominata. A quel punto il medico del 118, di turno, si è dovuto recare all’Ufficio dello stato Civile del Comune, a registrare la nascita della piccola col nome di Rebecca, scelto dalle donne della Pediatria.
Il cognome spetta, invece, attribuirlo ai funzionari del Comune. Non si tratta certo del primo caso che accade all’ospedale 'Madonna del Soccorso'. Una ventina di giorni fa è stata data in adozione un’altra bambina, abbandonata dalla madre dopo il parto, che era rimasta in Pediatria per quasi due mesi, affidata alle cure delle infermiere del reparto. Rebecca, nata prematura, si trova ancora in incubatrice, ma gode di buona salute. Di lei si occupano le infermiere, mentre il tribunale dei Minori di Ancona ha già avviato l’iter per arrivare al più presto alla sua adozione.
(Marcello Iezzi)
Fonte: Il Resto del Carlino.
La mamma, una rumena di 24 anni, non ha voluto sapere nulla, neppure il sesso della neonata. La giovane donna ha partorito in casa e in seguito ha chiesto l’intervento del 118 a cui ha consegnato la piccola
San Benedetto, 9 luglio 2008 - Medici, ostetriche e infermiere della Pediatria dell’ospedale di San Benedetto, l’hanno chiamata Rebecca. E’ nata la notte del 30 giugno e vive ancora in un’incubatrice. La piccola è stata data alla luce da una donna rumena di 24 anni, che risiede in zona Sentina a Porto d’Ascoli. La mamma non ha voluto sapere nulla, neppure il sesso della neonata, che ha subito consegnato ai sanitari.
Sulla carta il ‘papà’ è un medico del 118, che per primo l’ha presa in braccio, intorno alle 23, nell’appartamento della ragazza. La giovane donna ha partorito in casa e in seguito ha chiesto l’intervento del 118. Medico e infermiera sono accorsi ed hanno trovato la piccolina avvolta in un asciugamano, già lavata e con il cordone ombelicale tagliato. Forse non ha fatto tutto da sola, ma la cosa più importante è che ha avuto il coraggio e la forza di consegnare la nascitura al personale sanitario e quindi favorire la sua adozione, senza farle correre rischi.
"In effetti, è la condizione migliore quando la mamma non riconosce il figlio e lo lascia ai sanitari — ha affermato una persona ben informata — perché il neonato può passare direttamente dall’ospedale alla famiglia che ne chiede l’adozione al Tribunale per i Minori". Al momento in cui è arrivato l’equipaggio del 118 in casa c’era solo la puerpera, già in piedi, e la bambina.
La donna, il dottore e l’infermiera con in braccio la bambina, sono scesi lungo le scale della palazzina e sono saliti sull’ambulanza. Dopo la visita al Pronto Soccorso, la ragazza se n’è andata, dicendo solamente che non voleva sapere nulla e che non voleva neppure essere nominata. A quel punto il medico del 118, di turno, si è dovuto recare all’Ufficio dello stato Civile del Comune, a registrare la nascita della piccola col nome di Rebecca, scelto dalle donne della Pediatria.
Il cognome spetta, invece, attribuirlo ai funzionari del Comune. Non si tratta certo del primo caso che accade all’ospedale 'Madonna del Soccorso'. Una ventina di giorni fa è stata data in adozione un’altra bambina, abbandonata dalla madre dopo il parto, che era rimasta in Pediatria per quasi due mesi, affidata alle cure delle infermiere del reparto. Rebecca, nata prematura, si trova ancora in incubatrice, ma gode di buona salute. Di lei si occupano le infermiere, mentre il tribunale dei Minori di Ancona ha già avviato l’iter per arrivare al più presto alla sua adozione.
(Marcello Iezzi)
Fonte: Il Resto del Carlino.
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