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giovedì 24 luglio 2008

Nomadi/ Viminale: espulsioni per motivi di sicurezza o irregolari

Linee guida: eliminare tutti gli insediamenti abusivi

Roma, 22 lug. (Apcom) - Le operazioni di censimento dei nomadi avviate dal governo italiano potranno anche portare ad espulsioni o all'allontanamento degli "extracomunitari irregolarmente presenti", dei "cittadini comunitari per i quali sussistono motivi imperativi di pubblica sicurezza", o dei "soggetti destinatari di provvedimenti restrittivi della libertà personale". Lo si legge nelle linee guida che il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, ha diramato oggi ai Prefetti di Roma, Milano e Napoli per l'attuazione delle ordinanze con le quali sono stati nominati Commissari delegati per l'emergenza relativa agli insediamenti di comunità nomadi nelle regioni Lazio, Lombardia e Campania.

Lo scopo dichiarato delle attività messe in atto dai commissari è infatti quello di "individuare" chi può "legittimamente abitare negli insediamenti autorizzati" e punta ad "eliminare" dall'altro lato "tutti gli insediamenti abusivi".

Nel capitolo delle linee guida dedicato a "Attività di prevenzione, allontanamenti ed espulsioni", si premette: "I dati disponibili relativamente all'insediamento di comunità nomadi, in specifiche aree del Paese, dimostrano che queste non sono omogenee nella composizione e risultano essere il frutto di un'aggregazione avvenuta nel tempo di soggetti appartenenti a diverse etnìe e nazionalità, anche italiana. Si tratta in prevalenza di persone senza fissa dimora che si spostano sul territorio creando insediamenti abusivi temporanei".

Quindi "gli interventi di ricognizione, identificazione e censimento potranno portare anche alla individuazione di soggetti destinatari di provvedimenti restrittivi della libertà personale, di extracomunitari irregolarmente presenti sul territorio dello Stato e/o cittadini comunitari per i quali sussistono motivi imperativi di pubblica sicurezza o altre circostanze previste dalla legge che ne giustifichino l'allontanamento, per i quali dovranno essere adottati immediatamente i relativi provvedimenti, previsti dalla normativa vigente".

Infatti "l'insieme delle attività è funzionale ad individuare le persone che potranno legittimamente abitare negli insediamenti autorizzati e punta ad eliminare, nel contempo, tutti gli insediamenti abusivi". I dati raccolti che rispondono a finalità di sicurezza, ovvero, riguardino soggetti extracomunitari irregolari, comunitari per i quali sussistono motivi per cui la legge ne prevede l'allontanamento, o colpiti da provvedimenti restrittivi della libertà personale, saranno comunicati, per legge, a polizia e magistratura.

"Per quanto concerne - specificano le linee guida del Viminale - lo specifico trattamento dei dati, in quanto finalizzato alla tutela della sicurezza con gli ordinari strumenti di prevenzione e repressione dei reati, va operato in modo che le informazioni raccolte siano come di consueto indirizzate verso i canali giudiziari e di polizia previsti dalle vigenti disposizioni di legge".
Fonte: Virgilio Notizie.

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