La comunità romena si incontra e si racconta attraverso storie quotidiane, punti di vista, fatti di cronaca, appuntamenti e novità, per non dimenticare le radici e per vivere meglio la distanza dal paese natale.
Informazioni utili per i romeni che vivono in Italia, per conoscere le opportunità che la realtà circostante offre e divenire cittadini attivi.

Comunitatea Românească în Italia

Locul unde comunitatea românească se regăsește zilnic în știri, noutăți, mărturii, informații și sfaturi, pentru a nu uita rădăcinile și a trăi mai bine departe de țara natală. Informații utile pentru românii care trăiesc în Italia, despre oportunitățile pe care le oferă realitatea din jur și pentru a deveni cetățeni activi.

Bun găsit pe site! Benvenuto!

Comentează articolele publicate! Commenta gli articoli pubblicati!

giovedì 24 luglio 2008

Senato, approvato decreto sicurezza: cosa cambia

23/7/2008

Con 161 voti a favore, 120 contrari e 8 astenuti, il Senato ha trasformato in legge il decreto sulla sicurezzaEliminata in corso di studio del decreto la norma blocca processi. Mentre la maggioranza ha votato compatta, è stata registrata una differente tipologia di azione: Pd ed Idv hanno votato contro la manovra, l’Udc si è astenuta. Il Pdl, per voce del suo presidente dei Senatori, Gasparri, esprime piena soddisfazione per il traguardo raggiunto parlando di una manovra “storica” volta alla tutela ed alla salvaguardia della sicurezza dei cittadini dopo “l’impotenza” del passato governo. Il provvedimento, continua Gasparri, rafforza ed inasprisce le norme contro l’immigrazione clandestina, contro la criminalità organizzata, contro chi abusa di droghe od alcol e si mette alla guida di un automezzo. I reati di allarme sociale, inoltre vengono resi più rapidi.L’opposizione, per bocca del capogruppo del Pd al Senato Anna Finocchiaro, esprime parere contrapposto, basandosi, in maniera molto diretta e semplice sull’incostituzionalità di uno dei punti del provvedimento che ancora una volta porrebbe un individuo non uguale agli altri davanti alla legge.
I punti chiave del decreto:

Ambito giudiziario: potranno essere rinviati, fino a 18 mesi i processi relativi ai reati commessi fino al 2 maggio 2006 che non destano allarme sociale. Questo tipo di “pausa” congela anche il periodo di prescrizione del reato. Tale opzione potrà però essere rifiutata dall’imputato. I processi previsti con il rito in direttissima acquisiscono invece priorità: tra di essi i reati per mafia e terrorismo, incidenti sul lavoro e stradali, immigrazione clandestina e reati recidivi con pena superiore a 4 anni.
Per gli stranieri irregolari che delinquono scatta l’aggravante della clandestinità. Tale provvedimento è valido anche per i cittadini comunitari irregolari.

Presenza esercito nelle città: verranno adibite 3mila unità alla difesa delle maggiori città con funzioni di pubblica sicurezza. Il periodo di permanenza è fissato a 6 mesi con possibilità di proroga ad un anno. Le unità dispiegate saranno sotto diretto comando dei prefetti ed affiancheranno le forze dell’ordine. Verrà data priorità all’utilizzo di carabinieri reduci da missioni militari all’estero e da volontari specificatamente addestrati.

Espulsioni: è prevista l’espulsione per gli stranieri condannati ad una pena superiore a due anni e sarà prevista anche per i cittadini comunitari ed extracomunitari non in grado di dimostrare una fonte lecita di reddito. Abolito il patteggiamento in fase di appello.

Inasprimento pene per uccisione pubblico ufficiale: potrà essere condannato all’ergastolo chiunque uccida un rappresentante delle forze dell’ordine in servizio. Non sarà prevista la sospensione della pena per i seguenti reati: atti osceni, violenza sessuale, violenza sessuale di gruppo, furto e delitti aggravati dalla clandestinità, spaccio di sostanze stupefacenti e psicotiche.

Criminalità organizzata: nuove norme relative alla confisca di beni di origine mafiosa. Il procuratore nazionale antimafia potrà avvalersi di maggiori poteri di coordinamento. Niente gratuito patrocinio per i mafiosi già condannati.

Sindaci e prefetti: potranno godere di maggiore potere per ciò che riguarda il mantenimento dell’ordine pubblico e della sicurezza. Il loro lavoro può diventare complementare: nel caso in cui il sindaco non sarà in grado di intervenire il prefetto potrà predisporre il necessario al mantenimento della sicurezza.
Fonte: ExpoBg

Nessun commento:

Posta un commento