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sabato 26 luglio 2008

Nel Reggiano sono stranieri 9 abitanti su 100

L’OSSERVATORIO DELLA PROVINCIA
di Francesca Manini
Non accenna a fermarsi il boom di immigrati nel 2007
raggiunta quota 46.648 presenze

«Benessere e offerta di lavoro fanno del territorio reggiano un miraggio per gli stranieri che nel 2007 sono aumentati del 12,1% per un totale di 46.648 presenze su 510.148 residenti, sono il 9,1% della popolazione. Il tessuto ha tenuto, ora difendiamo i risultati con attività di qualità e continuando la collaborazione tra enti locali, forze dell’ordine e servizi sociali». Tra realismo e soddisfazione, le parole della presidente della Provincia Sonia Masini commentano così i dati del rapporto provinciale 2008 sugli stranieri presentato ieri alla presenza del questore Francesco Perucatti, del prefetto Bruno Pezzuto, dell’assessore provinciale alla solidarietà Marcello Stecco e del direttore della Caritas Gian Marco Marzocchini.«Il bilancio è positivo ma non bisogna abbassare la guardia, si continui a fare rete» hanno concordato gli intervenuti. Il primato regionale per incidenza di cittadini stranieri sulla popolazione complessiva è ancora una volta tutto reggiano, con l’aumento di 5.663 residenti rispetto al 2006, per lo più provenienti da Marocco, con il 16,3% del totale delle presenze extra-Ue, Albania (11,3%) e India (8,8). Nel comune capoluogo è concentrata circa la metà delle presenze dei non comunitari, il 48,7%, mentre la restante parte è distribuita in modo non omogeneo sull’intero territorio provinciale con picchi a Guastalla e Correggio. Con l’ingresso nell’Unione Europea di Romania e Bulgaria il numero dei cittadini comunitari residenti è aumentato considerevolmente per un totale di 5.772 presenze che si sono unite in nuclei considerevoli soprattutto nei comuni di Scandiano e Montecchio. All’interno di ogni singola comunità si registrano considerevoli differenze di genere, con una schiacciante presenza rosa nei gruppi provenienti da Romania, Moldova e Ucraina.«L’economia reggiana ha bisogno degli immigrati - ha detto Sonia Masini - le industrie, i cantieri, il badandato, tutto questo attira presenze esterne, così arrivano anche i delinquenti che devono essere puniti severamente. In un territorio come Reggio che ha già superato la soglia del soddisfacimento dei beni di prima necessità per gli immigrati, bisogna puntare sulla limitazione della quantità e sulla creazione di insediamenti di qualità, attirare alte intelligenze e professionalità».«Reggio si è dimostrata capace di competere sul fronte sociale come su quello economico - ha sottolineato l’assessore Stecco - ma i problemi di integrazione restano, perciò l’attenzione sul tema dell’immigrazione è massima. Chiediamo alle comunità degli immigrati di collaborare con noi, è nel loro interesse che i delinquenti vengano puniti e non confusi con la parte seria e impegnata a favore dell’economia e della società in cui si è integrata».Il contributo degli stranieri all’intera provincia reggiana si misura anche in un aumento della popolazione dell’1,7% rispetto al quale la parte giocata dagli italiani è solamente dello 0,6%. «Lo spaccato fornito dalla Provincia conferma le valutazioni fatte in precedenza - ha illustrato il prefetto - il fenomeno migratorio è in crescita e con esso la proposizione di problemi ad oggi affrontati con grande attenzione. La scolarizzazione e ancor prima l’alfabetizzazione sono misure fondamentali per affrontare il problema dell’integrazione, bisogna continuare a lavorare insieme».«I reggiani - ha concluso il questore - conservino il loro spirito da perfezionisti, il loro volere lo stesso standard di civiltà per tutti, ma stiano tranquilli che i problemi legati alla clandestinità sono una percentuale davvero bassa».
(25 luglio 2008)
Fonte: L'espresso

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