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sabato 11 ottobre 2008

Romania: vertice italo-romeno finalmente conciliatorio

10.10.2008

Bucarest - Si è svolto oggi, a Roma, presso la sede di Villa Madama, il vertice intergovernativo tra Italia e Romania, a cui hanno partecipato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il Primo ministro romeno, Calin Popescu Tariceanu, e numerosi ministri di entrambi i paesi. Tra i numerosi argomenti al centro dei colloqui, il processo di integrazione europea dei paesi dei Balcani occidentali, gli ultimi sviluppi in Georgia, la cooperazione nell'area del Mar Nero, l'attuale situazione dei mercati finanziari, le misure di contrasto alla criminalità tra cui un accordo bilaterale che prevede il trasferimento di persone condannate, e l'ingresso della Romania nell'area Schengen nel 2011. Silvio Berlusconi sottolinea con soddisfazione lo Stato dei rapporti con la Romania augurando che "non siano scalfiti da fatti episodici", alimentati da un'immagine negativa costruita spesso dai media per alcuni fatti di cronaca.
"Oltre l'un per cento del Pil italiano è garantito dai rumeni che lavorano nel nostro paese, più di 100mila alunni nelle scuole italiane sono di origine romena, le aziende italiane in Romania occupano 800mila dipendenti. Siamo il primo investitore agricolo in Romania, 3327 Tir varcano ogni giorno le due frontiere e 3327 voli collegano 12 città italiane", continua Berlusconi. Da parte sua, il Premier romeno Tariceanu ha precisato che il Governo romeno "non sostiene l'emigrazione all'estero dei nostri cittadini", e aggiunge che "l'economia crescerà dell'8%, la disoccupazione si ridurrà al di sotto del 4% e sorge così il bisogno di mano d'opera qualificata", ragion per cui vengono azionate politiche volte a "convincere i lavoratori a tornare".
Per quanto riguarda invece il trattamento dei detenuti di origine romena - che rientrano così nei provvedimenti del lodo Alfano per sfoltire le carceri in Italia - il Premier parla di "scambio prigionieri" con quelli italiani che hanno commesso reati in Romania. "Ci sono italiani che hanno commesso reati in Romania e romeni che hanno commesso reati in Italia: le norme emanate dal Consiglio europeo permettono di trasferire cittadini condannati quando c'è l'adesione del singolo. Ma, con l'accordo bilaterale che stiamo stipulando, non ce ne sarà più bisogno", conclude in Premeier.
Fonte: Rinascita balcanica.

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