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mercoledì 15 ottobre 2008

A Sanremo costituita la parrocchia matuziana della chiesa ortodossa romena


Sanremo - La nuova chiesa si trova all'interno di Palazzo Roverizio nella centrale Via Palazzo e risponde alle esigenze degli immigrati romeni imperiesi
Anche i circa settecento immigrati romeni che abitano a Sanremo e dintorni ora possono contare su un luogo di culto a loro dedicato: da qualche giorno infatti nel centrale Palazzo Roverizio, dimora barocca che sorge in fregio a Via Palazzo una tra le arterie più importanti del centro cittadino matuziano, opera la nuova parrocchia della Chiesa Ortodossa romena che fa parte della Diocesi d’Italia, recentemente costituitasi a Roma. I romeni sono, come ci ha detto recentemente l’Istat, la più numerosa comunità di immigrati presente nel nostro Paese e si stima che ammontino a più di un milione di persone. Anche il ponente ligure non fa eccezione e difatti, dopo l’ingresso di Bucarest nell’Unione europea, pure nell’imperiese la comunità proveniente dal paese danubiano sta sorpassando, quanto a numero di residenti, le “ storiche” colonie albanesi o marocchine. E’ in genere una comunità ben integrata nel tessuto sociale locale ed i suoi membri sono impiegati in gran parte nell’edilizia e nell’autotrasporto, se maschi, oppure nei servizi alla persona e nell’industria alberghiera, se femmine. Mostrano un buon livello di religiosità ed in gran parte sono cristiani di confessione ortodossa. In Romania infatti i due terzi della popolazione appartengono alla chiesa ortodossa nazionale, che come tutte le varie chiese ortodosse è auto- cefala, e solamente il rimanente terzo è cattolico od evangelico. Cattolici e protestanti si trovano, nella quasi totalità, concentrati in Transilvania e sono d’origine ungherese, i primi, o sassone, i secondi. Considerato che gran parte dell’immigrazione romena a Sanremo è invece costituita da persone provenienti dalla Moldavia o dalla Valacchia, regioni più povere, ben si comprende come esse siano quasi tutte di confessione ortodossa. Sinora i romeni a Sanremo potevano santificare le festività cristiane solamente frequentando o i luoghi di culto cattolici o la Chiesa Ortodossa russa. In verità, come abbiamo appurato compiendo una rapida indagine, preferivano, piuttosto che recarsi presso la chiesa russa di Corso Nuvoloni, rivolgersi ai cattolici per soddisfare i loro bisogni religiosi considerato anche il fatto che nella locale Diocesi sono incardinati due sacerdoti di origine romena, don Robu e don Mihalutze.
La necessità però di avere a disposizione una parrocchia della Chiesa ortodossa romena era particolarmente sentita dai numerosi immigrati di quel paese che, ora sono stati accontentati. Il luogo sacro si trova all’interno di Palazzo Roverizio, la nobile magione barocca che attualmente ospita vari luoghi di ritrovo sociale del Comune di Sanremo come il Centro Anziani ed il Centro ludico per bambini “ Mary Poppins”. Il parroco è Don Mihai Claudiu che si augura di poter presto intessere ottimi rapporti con i vari parroci cattolici della città in nome dell’ecumenismo e di vedere un gran numero di immigrati suoi connazionali la domenica mattina, alle dieci in punto, presso la sede della parrocchia per la celebrazione della Santa Messa. La chiesa è dedicata ai Santissimi Cirillo e Metodio che stanno all’Europa orientale come San Benedetto da Norcia sta a quella occidentale:nei secoli bui dell’alto medioevo diffusero infatti la parola di Cristo presso le popolazioni dell’ex Impero romano d’oriente. Sanremo è sempre stata una città molto tollerante verso le varie confessioni cristiane professate dalle singole comunità cristiane presenti nel suo perimetro urbano: qui gia c’è un tempio valdese, una chiesa luterana e la citata chiesa russo- ortodossa presso cui una volta pregavano anche gli immigrati romeni che però, denunciano arrabbiati, non erano ben visti dalle altre varie comunità slave. Un atteggiamento abbastanza discutibile per dei cristiani. Ora si aggiunge, in un panorama già di per se ricco per una città di soli 50.000 abitanti, anche questo nuovo tempio. Confessioni religiose diverse tra di loro ma accomunate da un unico simbolo per individuarne il luogo deputato al culto: la croce cristiana.
di Sergio Bagnoli
14/10/2008
Fonte: Diocesi24.it.

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