Ddl sicurezza, saltata la norma sui presidi-spia. Maroni: ''Esagerato dire che ha vinto Fini''
La decisione al termine del vertice di maggioranza sul ddl. Il preside non è tenuto a sapere se il bambino iscritto alla scuola dell'obbligo sia o meno figlio di genitori clandestini. Il ministro della Difesa La Russa: "L'emendamento che abbiamo concordato rende non più obbligatoria la presentazione del permesso di soggiorno". Il titolare del Viminale ipotizza l la fiducia: "Vogliamo evitare imboscate in aula". Ieri l'intervento del presidente della Camera: "L'istruzione è un diritto per i figli dei clandestini''
Roma, 5 mag. (Adnkronos) - "Il preside non potrà fare la spia". Al termine del vertice di maggioranza sul ddl sicurezza, Ignazio La Russa spiega che il preside non è tenuto a sapere se il bambino iscritto alla scuola dell'obbligo sia o meno figlio di genitori clandestini. "L'emendamento che abbiamo concordato - dice il ministro della Difesa - rende non più obbligatoria la presentazione del permesso di soggiorno". Se il preside lo saprà sarà "come privato cittadino".
Il ministro dell'Interno Roberto Maroni dal canto suo ha spiegato di considerare "esagerato dire che ha vinto la linea di Fini. Abbiamo trovato un compromesso che garantisce la possibilita' ai minori di iscriversi alle scuole dell'obbligo, ma resta fermo il principio generale''. L'esponente della Lega ha aggiunto come "si stata accolta la richiesta di considerare il diritto dei minori di partecipare alla scuola dell'obbligo: un'eccezione a tutela dei minori, ma il principio generale dell'obbligo del permesso di soggiorno per chiedere licenze, autorizzazioni o iscrizioni e' affermato e di questo sono soddisfatto''.
Inoltre, ha aggiunto ancora Maroni, "nel vertice di maggioranza sono state confermate tutte le norme, con accordo pieno, compreso il prolungamento dei tempi di trattenimento nei Cie. Adesso - ha avvertito - si tratta di vedere se sara' possibile procedere senza problemi in aula o sara' piu' opportuno porre la fiducia. E' una valutazione di opportunita' nelle procedure, non nel merito, per approvare piu' rapidamente il provvedimento senza rischi di imboscata. Voglio mettere in sicurezza il ddl sicurezza''. Il testo del provvedimento e' in preparazione e sara' pronto ''entro stasera o al massimo domattina. Valuteremo domani, in una riunione, come procedere'', ha spiegato ancora il ministro dell'Interno. A chi chiede se il testo sara' concordato con gli uffici legislativi della presidenza della Camera, Maroni ha replicato: ''Certamente si', ci mancherebbe altro. Se il testo e' quello, non vedo problemi di ammissibilita'''. Tra i cambiamenti previsti anche ''l'attribuzione di poteri al capo della procura antimafia''.
Maroni ha pero' avvertito che non puo' esporre il governo a tranelli in aula: ''Ho chiesto garanzie che il testo sia approvato cosi', non me la sento di esporre il governo a un'altra bocciatura sui Cie. Due volte bastano e avanzano, se non c'e' la garanzia, meglio mettere la fiducia'', ha detto il ministro che pero' ammette che ''oggi e' stato fatto un passo avanti importante''. In ogni caso per la questione di fiducia occorre l'autorizzazione del Cdm: ''La fiducia non e' stata autorizzata, il Cdm venerdi' e' stato preavvertito'', ha risposto Maroni.
Fonte: Adnkronos IGN.
mercoledì 6 maggio 2009
Ddl sicurezza, saltata la norma sui presidi-spia
Pubblicato da
Catalina Sava
alle
13:48
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