Dopo le autorità ortodosse russe e greche, anche la diocesi ortodossa romena in Italia scende in campo a favore dei crocifissi nelle scuole
“La Diocesi Ortodossa Romena d’Italia ha appreso con preoccupazione la sentenza della Corte Europea dei Diritti Umani con cui viene chiesta la rimozione dei crocifissi nelle aule delle scuole pubbliche italiane”, si legge in un comunicato stampa emesso giovedì 14 gennaio e pubblicato sul sito web della Diocesi.
“La Diocesi Ortodossa Romena d’Italia sostiene”, prosegue il comunicato, “insieme al Patriarcato Romeno, tutte quelle reazioni e iniziative dello Stato Italiano in cui è ribadito il fatto che la presenza nello spazio pubblico di alcuni simboli fondanti della civiltà europea, come la croce, è utile e necessaria”. Secondo le autorità ortodosse, la familiarità con tali simboli è un elemento imprescindibile dell’educazione e “dell’apprendimento dei valori civici elementari”. Viene così sottolineato, “in nome degli oltre studenti ortodossi romeni che frequentano le 116 parrocchie e 5 monasteri della Diocesi”, il sostegno a favore degli sforzi delle autorità civili e religiose italiane, volti a mantenere i simboli cristiani nelle scuole pubbliche.
Una posizione simile avevano espresso già da novembre le autorità della chiesa greca, tramite l’arcivescovo di Atene Ieronimo, che si era dichiarato pronto a convocare un Sinodo straordinario per evitare che il caso italiano diventasse un precedente. Criticando la sentenza della Corte di Strasburgo, Ieronimo aveva detto “i diritti sono anche delle maggioranze, non solo delle minoranze”.
Anche il Patriarca ortodosso russo Kirill ha assicurato il sostegno della chiesa di Mosca al governo italiano nella battaglia per mantenere il crocefisso nelle scuole.
Fonte: FIRI
giovedì 21 gennaio 2010
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