Impronte ai bimbi, Opera Nomadi: attenzione su censimento L'associazione dei magistrati per minorenni: discriminazione razziale
ROMA (1 luglio) - In Europa sono gli italiani la popolazione che vive con maggiore disagio la vicinanza con i rom, preceduti solo dai cechi. È quanto emerge da un sondaggio dell'Eurobarometro condotto fra febbraio e marzo sulla discriminazione nell'Unione europea. Il 47% degli intervistati si dice a disagio con l'idea di avere un rom come vicino, contro una media Ue del 24%. Aumentano i rom che lasciano l'Italia «Sappiamo dai nostri incontri con le loro organizzazioni che il numero di cittadini romeni Rom che lasciano l'Italia è cresciuto»: lo afferma il segretario di stato agli affari europei di Bucarest, Raduta Matache, rilevando che «anche altre famiglie romene che lavorano in Italia stiano pensando di rientrare a Bucarest», ha detto Matache in un'intervista ad Affarinternazionali, la rivista dell'Istituto Affari Internazionali. Bucarest ha «il dovere di capire se i provvedimenti del “pacchetto sicurezza” contengono elementi contrari alla legislazione europea, e in tal caso saremo molto fermi», ha proseguito Matache, rilevando che «ricostruire il clima di amicizia e comprensione tra i nostri paesi non è impresa da un solo giorno, mentre a fare dichiarazioni che distruggono il lavoro di molti anni non ci vuole niente. Mi sembra comunque che da una parte le autorità italiane capiscano quanto siano importanti i rapporti con la Romania e dall'altra si stiano rendendo conto di avere bisogno dei romeni che oggi lavorano in Italia», conclude il segretario di stato, che inoltre afferma: «quando i politici tentano di montare l'opinione pubblica italiana contro la Romania, in campagna elettorale o comunque per un calcolo politico, c'è una ripercussione immediata su come le imprese italiane vengono viste qui in Romania. È nell'interesse di tutti impedire che questo problema acquisti dimensioni spropositate».
Opera nomadi: attenzione su censimento L'Opera nomadi offre la sua collaborazione per lo svolgimento del censimento nei campi di Roma «affinché venga effettuato senza la rilevazione dei dati biometrici ai minori inferiori ai 14 anni». Ad annunciato è il presidente dell'Opera Nomadi Massimo Converso sottolineando la disponibilità di mediatori culturali Rom a collaborazione con il Comune e il Prefetto Mosca. L'Opera Nomadi chiede che nel corso dell'identificazione dei minori Rom rumeni dei campi «si proceda contestualmente alla vaccinazione ed all'iscrizione a scuola e che venga consegnata ad ogni Rom identificato copia della scheda con foto compilata dagli agenti addetti a tale servizio».
Aimmf: no impronte bimbi Totale dissenso dell'Associazione italiana dei magistrati per minorenni e per la famiglia alle impronte digitali, definendola un'odiosa discriminazione razziale. I magistrati sottolineano come la norma non porti ad alcun beneficio e tutela verso il possibile sfruttamento dei più piccoli portando invece al «grave rischio che esso produca conseguenze contrastanti con le esigenze di una reale protezione cui hanno diritto, per principio costituzionale e per solenni impegni internazionali, tutti i minori senza distinzione alcuna».
Eurodepuata romena: piano nazista L'eurodeputata liberale romena Renate Weber, membro del gruppo Alde al Parlamento europeo, ritiene che prendere le impronte ai rom in Italia sia una violazione dei diritti dell'uomo «di ispirazione nazista» e che la Commissione Ue dovrebbe citare il governo di Roma davanti alla Corte europea di giustizia. Secondo la Weber, simili iniziative «violano i provvedimenti sulle pari opportunità e la non discriminazione» previsti dal Trattato Ue, dalla Convenzione europea sui diritti dell'uomo e da altre convenzioni internazionali che vietano la discriminazione razziale ed etnica, nonchè la direttiva europea 38/2004 sulla libera circolazione che vieta i controlli sistematici nei confronti dei cittadini europei. Il fatto che il ministro Maroni invoca una direttiva Ue che consentirebbe una simile azione è una pura manipolazione». E aggiunge che nessuna direttiva Ue consente simili impronte o censimenti. Inclusione rom in Europa Si terrà il prossimo 16 settembre a Bruxelles un vertice per l'inclusione dei rom in Europa. L'incontro riunirà rappresentanti delle istituzioni Ue, degli Stati membri e della società civile. I risultati di questa iniziativa avranno lo scopo di sostenere l'esecutivo Ue nella valutazione della via da seguire nel 2009.
Fonte: Il Messaggero.
ROMA (1 luglio) - In Europa sono gli italiani la popolazione che vive con maggiore disagio la vicinanza con i rom, preceduti solo dai cechi. È quanto emerge da un sondaggio dell'Eurobarometro condotto fra febbraio e marzo sulla discriminazione nell'Unione europea. Il 47% degli intervistati si dice a disagio con l'idea di avere un rom come vicino, contro una media Ue del 24%. Aumentano i rom che lasciano l'Italia «Sappiamo dai nostri incontri con le loro organizzazioni che il numero di cittadini romeni Rom che lasciano l'Italia è cresciuto»: lo afferma il segretario di stato agli affari europei di Bucarest, Raduta Matache, rilevando che «anche altre famiglie romene che lavorano in Italia stiano pensando di rientrare a Bucarest», ha detto Matache in un'intervista ad Affarinternazionali, la rivista dell'Istituto Affari Internazionali. Bucarest ha «il dovere di capire se i provvedimenti del “pacchetto sicurezza” contengono elementi contrari alla legislazione europea, e in tal caso saremo molto fermi», ha proseguito Matache, rilevando che «ricostruire il clima di amicizia e comprensione tra i nostri paesi non è impresa da un solo giorno, mentre a fare dichiarazioni che distruggono il lavoro di molti anni non ci vuole niente. Mi sembra comunque che da una parte le autorità italiane capiscano quanto siano importanti i rapporti con la Romania e dall'altra si stiano rendendo conto di avere bisogno dei romeni che oggi lavorano in Italia», conclude il segretario di stato, che inoltre afferma: «quando i politici tentano di montare l'opinione pubblica italiana contro la Romania, in campagna elettorale o comunque per un calcolo politico, c'è una ripercussione immediata su come le imprese italiane vengono viste qui in Romania. È nell'interesse di tutti impedire che questo problema acquisti dimensioni spropositate».
Opera nomadi: attenzione su censimento L'Opera nomadi offre la sua collaborazione per lo svolgimento del censimento nei campi di Roma «affinché venga effettuato senza la rilevazione dei dati biometrici ai minori inferiori ai 14 anni». Ad annunciato è il presidente dell'Opera Nomadi Massimo Converso sottolineando la disponibilità di mediatori culturali Rom a collaborazione con il Comune e il Prefetto Mosca. L'Opera Nomadi chiede che nel corso dell'identificazione dei minori Rom rumeni dei campi «si proceda contestualmente alla vaccinazione ed all'iscrizione a scuola e che venga consegnata ad ogni Rom identificato copia della scheda con foto compilata dagli agenti addetti a tale servizio».
Aimmf: no impronte bimbi Totale dissenso dell'Associazione italiana dei magistrati per minorenni e per la famiglia alle impronte digitali, definendola un'odiosa discriminazione razziale. I magistrati sottolineano come la norma non porti ad alcun beneficio e tutela verso il possibile sfruttamento dei più piccoli portando invece al «grave rischio che esso produca conseguenze contrastanti con le esigenze di una reale protezione cui hanno diritto, per principio costituzionale e per solenni impegni internazionali, tutti i minori senza distinzione alcuna».
Eurodepuata romena: piano nazista L'eurodeputata liberale romena Renate Weber, membro del gruppo Alde al Parlamento europeo, ritiene che prendere le impronte ai rom in Italia sia una violazione dei diritti dell'uomo «di ispirazione nazista» e che la Commissione Ue dovrebbe citare il governo di Roma davanti alla Corte europea di giustizia. Secondo la Weber, simili iniziative «violano i provvedimenti sulle pari opportunità e la non discriminazione» previsti dal Trattato Ue, dalla Convenzione europea sui diritti dell'uomo e da altre convenzioni internazionali che vietano la discriminazione razziale ed etnica, nonchè la direttiva europea 38/2004 sulla libera circolazione che vieta i controlli sistematici nei confronti dei cittadini europei. Il fatto che il ministro Maroni invoca una direttiva Ue che consentirebbe una simile azione è una pura manipolazione». E aggiunge che nessuna direttiva Ue consente simili impronte o censimenti. Inclusione rom in Europa Si terrà il prossimo 16 settembre a Bruxelles un vertice per l'inclusione dei rom in Europa. L'incontro riunirà rappresentanti delle istituzioni Ue, degli Stati membri e della società civile. I risultati di questa iniziativa avranno lo scopo di sostenere l'esecutivo Ue nella valutazione della via da seguire nel 2009.
Fonte: Il Messaggero.
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